Italia
Un secco No ai tagli applicati in Finanziaria al FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo) arriva da parte degli operatori del settore che si riuniranno lunedì 6 luglio alle 11,30 al teatro Sala Umberto a Roma, in un incontro voluto fortemente dagli on. Luca Barbareschi e Gabriella Carlucci .
Parlamentari di ogni schieramento e personaggi dello spettacolo saranno assieme per presentare le iniziative che si intendono mettere in campo per assicurare alla cultura maggiore peso nel nostro Paese.
“Attualmente le provvidenze pubbliche destinate allo spettacolo sono diminuite al punto da essere comparabili con quelle ad esso destinate nel 1986. Un regresso – ha spiegato Luca Barbareschi, attore e deputato del Pdl – che rischia di mettere in ginocchio tutto il comparto, già duramente provato dalla situazione di crisi economica globale’.
All’incontro con i giornalisti prenderanno parte tra gli altri: Luigi Nicolais (Pd) vice presidente commissione cultura della Camera, Emilia De Biasi (Pd), Giovanni Bachelet (Pd), Fabio Granata (Pdl), tutti componenti della commissione Cultura della Camera.
E inoltre Piero Maccarinelli (regista teatrale), Maurizio Scaparro (regista teatrale), Lucio Gaudino (regista), Sergio Escobar (direttore del Piccolo di Milano), Giovanna Marinelli (direttore Teatro Stabile di Roma), Salvatore Arico (direttore Teatro Valle di Roma), Andrea Purgatori (sceneggiatore).
E gli attori: Ida Di Benedetto, Carlo Degli Esposti, Umberto Orsini, Monica Guerritore, Chiara Noschese, Glauco Mauri, Lucrezia Lante della Rovere, Michele Placido, Gigi Proietti, Giorgio Albertazzi, e altri numerosi rappresentanti del mondo del cinema e del teatro italiano.
Barbareschi e la Carlucci sono firmatari di una Proposta di legge sullo spettacolo che “si prefigge di colmare i vuoti normativi e di armonizzare il panorama legislativo che si è stratificato negli ultimi decenni. Lo spettacolo va considerato un’opportunità e una risorsa per l’economia, la coesione sociale e l’immagine del nostro Paese, un valore aggiunto di una identità, di una storia e di una tradizione da valorizzare in un contesto globalizzato sempre più omogeneizzante“.
Muovendo da tali presupposti, i due parlamentari intendono richiamare i principi sanciti dalla Convenzione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (UNESCO) per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, adottata a Parigi il 17 ottobre 2003 dalla XXXII sessione della Conferenza generale dell’UNESCO e resa esecutiva dalla legge, ma anche la necessita di valorizzare il pluralismo e la libera espressione della creatività.
Anche i giornalisti cinematografici per la cultura si sono mobilitati e aderiranno a tutte le iniziative di protesta contro i tagli al FUS annunciate dopo la mancata approvazione di una decisione per il reintegro dei fondi sollecitata perfino dal Presidente della Repubblica. In un comunicato il Sngci (Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani) ha invitato tutti i colleghi iscritti a “partecipare e dare il massimo risalto mediatico a tutte le iniziative di protesta già annunciate dopo il mancato reintegro dei fondi disatteso nonostante gli impegni anche dal Consiglio dei ministri del 26 giugno”.
“Un Paese che non sa difendere la cultura, e non solo il suo cinema, è senza futuro – scrive il Sngci -. Proprio come un Governo che sottovaluta il valore unico della cultura come investimento di civiltà e anche di promozione dell’immagine anche nella tradizione del suo rapporto con le culture del mondo”.
Proposta di legge su Spettacolo
Firmatari Luca Barbareschi e Gabriella Carlucci