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“…Non credo che Rupert Murdoch ce l’abbia con Berlusconi”. Lo ha detto il finanziere franco-tunisino Tarak Ben Ammar lasciando il Castello Sforzesco, dove ieri sera si è svolta una cena di gala organizzata da Sky e alla quale ha partecipato anche il presidente della News Corp nell’ambito della tre giorni europea, partita da Londra.
All’evento, il primo a Milano – dove Sky Italia ha da quasi un anno il suo nuovo quartier generale a Santa Giulia – il magnate dei media è arrivato assieme ai figli James, Lachlan e Elisabeth, oltre ai consiglieri della multinazionale.
Ospiti della serata molti esponenti del mondo editoriale italiano, tra cui il presidente della Rai Paolo Garimberti, il presidente e l’ad di Rcs Pier Gaetano Marchetti e Antonello Perricone, oltre a Rodolfo De Benedetti (ad Cir), Lorenzo Pelliccioli (De Agostini) e Giorgio Gori (Magnolia), accompagnato dalla moglie Cristina Parodi.
Per il mondo Mediaset – dopo i rapporti tesi degli ultimi tempi con News Corp – è intervenuto, come previsto, il direttore generale di Publitalia, Luigi Colombo, e non l’amministratore delegato del Biscione Giuliano Adreani o il presidente Fedele Confalonieri. Il mondo industriale era rappresentato invece dal presidente di Fiat Luca Cordero di Montezemolo, assieme al presidente di Telecom Gabriele Galateri e di Vodafone Italia Paolo Bertoluzzo.
Per la finanza milanese era presente il numero uno di Borsa Italiana Massimo Capuano e, tra gli altri, il banchiere Claudio Costamagna.
Presenti anche rappresentanti del mondo del cinema e dello spettacolo come Mike Bongiorno, Aurelio De Laurentiis e Antonio Campo Dall’Orto (Mtv).
Se alla cena con Murdoch a Londra c’era anche la politica, con il premier britannico Gordon Brown, l’incontro milanese non ha visto nessun rappresentante delle istituzioni.
A Ben Ammar era stato chiesto in particolare se ritenga ci sia dell’astio da parte di Murdoch nei confronti di Berlusconi, dopo le recenti polemiche sull’Iva per le Pay TV aumentata dal governo e le accuse del premier a proposito di una campagna mediatica ai suoi danni voluta dal tycoon australiano. Ben Ammar ha riferito di aver incontrato Murdoch prima della cena, alla quale hanno partecipato circa 300 invitati, senza però entrare in dettagli sui temi affrontati.
Nel corso della cena il figlio James ha tenuto un discorso sottolineando che la concorrenza nel sistema televisivo italiano portata dalla presenza di Sky Italia sta facendo bene al paese e la necessità di una competizione leale.
“La concorrenza a vantaggio dei clienti basata sulla trasparenza e nell’ambito della normativa italiana ed europea sta facendo dell’Italia un paese migliore mentre la competizione svolta con qualsiasi altra modalità senza queste regole fa esattamente il contrario“, ha detto James Murdoch, presidente di Sky Italia e News Corp Europa e Asia nel discorso, il cui testo è stato distribuito ai giornalisti. Il manager ha poi aggiunto “siamo orgogliosi di poter portare questa concorrenza in Italia dove 5 milioni di famiglie hanno risposto positivamente. Una competizione leale è un elemento essenziale in una società dinamica”.
Il contenuto dell’intervento di Murdoch è stato riferito dai partecipanti all’incontro, che si è svolto a porte chiuse.
“Una competizione leale è elemento essenziale – ha detto James Murdoch – in una società dinamica, stimola tutti gli operatori a impegnarsi per offrire alta qualità e possibilità di scelta. Siamo orgogliosi di portare concorrenza ‘.
Murdoch Jr. ha tra l’altro ricordato che all’acquisto dell’emittente italiana nel 2003 “molti pensavano sarebbe stato un pericoloso errore“, sottolineando come quella “prospettiva fosse sbagliata“.
Alla presentazione del libro “La guerra dei trent’anni, politica e televisione in Italia dal ’75 al 2008”, dell’ex senatore, Franco Debenedetti e di Antonio Pilati, il presidente di Mediaset Confalonieri, a chi gli ha chiesto qualche previsione per il futuro, in particolare sulla “battaglia” fra satellitare e digitale terrestre, ha risposto che “battaglia, guerra, mi sembrano termini esagerati: è semplicemente concorrenza”.
“Già siamo in tre – ha detto parlando del duopolio Rai-Mediaset – bisogna vincere la sfida del mercato. Murdoch fra carta stampata e televisione è uno dei più importanti editori del mondo, è ovvio che la partita sia interessante”.