Stati Uniti
Procede bene lo switch-off degli Stati Uniti. Secondo le autorità americane il passaggio, avvenuto nel fine settimana, non ha presentato problemi per le famiglie.
Il presidente della Federal Communications Commission (FCC) Michael Copps, in una conferenza stampa che si è tenuta sabato, ha lamentato che almeno “3 milioni di abitazioni non erano preparate” al passaggio alla nuova tecnologia di trasmissione radiotelevisiva, nonostante un’intensa campagna pubblicitaria, partita ormai da quattro mesi, condotta dalla FCC e voluta dall’amministrazione Obama.
Secondo l’istituto Nielsen, la scorsa settimana c’erano 2,8 milioni di abitazioni – vale a dire il 2,5% del mercato audiovisivo – “non del tutto pronte” per questa migrazione, contro i 5,8 milioni di febbraio.
Mentre Copps spera che in questi ultimi giorni ci sia stata una rimonta e che l’informazione abbia raggiunto tutte le famiglie coinvolte.
Lo switch-off, che è partito a mezzanotte (ora locale), era inizialmente previsto per il 17 febbraio, ma è stato fatto slittare all’ultimo minuto dal Congresso e dal presidente Barack Obama per consentire agli americani d’essere pronti al meglio.
Più di 600 canali televisivi, sui 1.800 che trasmettono negli Usa, sono già passati al digitale, ma le principali emittenti nazionali, come ABC, CBS, Fox e NBC, solo nella notte tra l’11 e il 12 giugno hanno abbandonato l’analogico.
Il governo americano ha offerto dei bonus da 40 dollari agli americani per dotarsi dei decoder necessari per captare il nuovo segnale. La FCC ha emesso 59 milioni di contributi e continuerà a farlo fino al 31 luglio.
Per la FCC, al momento solo “poche emittenti” hanno avuto dei problemi, tra cui una a Memphis (Tennessee) vittima di un tornado.
Dalla parte degli utenti, la Commissione federale ha dovuto gestire 317.000 chiamate di persone che non riuscivano a sintonizzare il proprio televisore e tra questi il 3% ignorava il passaggio in atto. Sabato si prevedevano almeno 150.000 telefonate con la previsione di una drastica riduzione per i giorni a seguire.
“La transizione storica alla Tv digitale è un passo molto importante che offre ai telespettatori una maggiore scelta di programmi gratuiti e una migliore qualità di immagine e suono”, ha sottolineato Copps, indicando anche che l’abbandono del segnale analogico permetterà di liberare alcune frequenze che potranno essere utilizzate per la telefonia mobile o i servizi di wireless broadband.