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Gli smartphone, i telefonini di nuova generazione sempre più simili a un Pc, sono l’unico segmento a registrare segni di crescita in un mercato, quello dei cellulari, che secondo le previsioni segnerà un declino di almeno il 10%.
Ed è su questo campo che si stanno concentrando le strategie dei maggiori produttori mondiali, intenti a sfornare nuovi modelli, possibilmente touch-screen, a prezzi accessibili, in grado di combattere con i più costosi iPhone di Apple e Pre di Palm.
“La richiesta di questi dispositivi sembra accelerare nonostante il generale declino dell’economia”, ha osservato l’analista CCS Insight, Ben Wood.
La decisione di Nokia e Samsung di lanciare sul mercato smartphone a prezzi accessibili si dimostra, dunque, “intelligente” secondo Wood.
Da Nokia, a settembre, arriveranno il 5530 XpressMusic – erede del 5800 – e il 3710 fold a un prezzo, rispettivo di 250 e 100 euro. Il nuovo Nokia E72, che punta sulla stessa formula dell’E71, costerà invece 350 euro, tasse e sovvenzioni escluse.
Samsung ha presentato ieri il ‘Jet’ – un modello dotato di touch screen, display next-generation e microprocessori da 800Mhz per un accesso a internet più veloce – definendolo ‘più intelligente di uno smartphone’,
Samsung non ha ancora rivelato il prezzo del telefonino, che dovrebbe aggirarsi – secondo gli analisti – sulla stessa linea dei telefonini mid-range.
Samsung ha fatto notare che, pur avendo definito il Jet più intelligente di un telefonino intelligente, esso non dispone del sistema operativo aperto che caratterizza i prodotti appartenenti a questa categoria.
Ma, ha commentato Wood, ai consumatori poco importa di piattaforme e sistemi operativi: quello che vogliono è avere un dispositivo funzionale per ascoltare musica, fare foto, aggiornare
Secondo recenti studi, il mercato dei cellulari ha registrato nel primo trimestre di quest’anno un declino del 15% rispetto allo stesso periodo del 2008. Per la prima volta dal primo trimestre 2007, le vendite Nokia si sono attestate al di sotto dei 100 milioni di unità, a 97,4 milioni di unità. Il vero impatto della recessione, tuttavia, lo si nota guardando al prezzo medio di vendita dei telefonini, diminuito del 18% rispetto allo scorso anno e alla quota di mercato, passata dal 39,1% al 36,2%.
Samsung ha venduto invece 51,4 milioni di telefonini e ha visto crescere la propria quota di mercato del 4,7% al 19,1%, premiata da quello che Gartner definisce “un buon mix di prodotti”.
Gli smartphone venduti nel corso del primo trimestre sono stati invece 36,4 milioni, in crescita del 12,7%.