Italia
Le tecnologie digitali stanno per invadere le aule scolastiche: ieri, il ministro Mariastella Gelmini ha illustrato il Piano d’intervento “La scuola digitale” coordinato dal Miur e dall’Agenzia per lo Sviluppo dell’autonomia scolastica (ex Indire), l’ultimo di una serie di provvedimenti volti a diffondere le tecnologie dell’informazione e della comunicazione nelle scuole italiane.
Il piano prevede una serie di misure atte a fornire agli studenti gli strumenti didattici più all’avanguardia e si articola in due fasi: la prima fase prevede, a partire dal prossimo anno scolastico, l’introduzione, nelle scuole secondarie di primo grado di 16.000 Lavagne interattive multimediali (Lim), complete di videoproiettore e casse acustiche, insieme ad un pc portatile. La seconda fase è stata denominata cl@ssi 2.0 e ha come obiettivo l’utilizzo delle ICT nelle scuole primarie e secondarie di I grado.
I contenuti proiettati sulla Lim, che deve essere collegata a un videoproiettore e a un pc, funzionano esattamente come sul computer: le icone possono essere cliccate, i file selezionati, trascinati, aperti, modificati, collegati, salvati e cancellati.
Il processo di innovazione aperto dalla Lavagna interattiva multimediale consentirà di sperimentare un nuovo rapporto tra libri di testo e contenuti digitali e i docenti avranno la possibilità di sviluppare nuove soluzioni e metodologie didattiche che prevedano una forte integrazione tra testo a stampa e contenuti digitali.
Verrà quindi potenziata la dotazione informatica delle scuole, con lavagne digitali, pc portatili e fondi per acquisire contenuti.
Inoltre, informa il ministero, verranno realizzati percorsi di formazione all’utilizzo di queste tecnologie per 50 mila insegnanti e 350 mila studenti. Il piano verrà quindi esteso nell’anno scolastico 2010-2011 anche alla scuola secondaria di II grado e alla scuola primaria, dove saranno distribuite 8 mila Lim e coinvolti circa 25mila insegnanti.
L’introduzione delle lavagne interattive era stata proposta a gennaio e il Ministero avrebbe già ricevuto oltre 11mila richieste. Sarebbero inoltre più di 40mila gli insegnanti che hanno chiesto di partecipare ai corsi di formazione.
Il ministero ha quindi previsto una serie di interventi per fornire nuovi servizi per le famiglie: le assenze dei figli potranno essere comunicate ai genitori via sms, le pagelle saranno consultabili online e nelle scuole superiori sarà avviata la gestione automatica delle presenze-assenze.
Verrà effettuata online anche la gestione degli incarichi per le supplenze.
Il progetto ‘cl@ssi 2.0’ coinvolgerà 156 classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado, e permetterà di sperimentare la costruzione di nuovi ambienti di apprendimento digitali. Già 3.282 classi e oltre 14 mila insegnanti si sono candidati alla partecipazione.
“Oggi non si impara più soltanto a scuola”, ha dichiarato il ministro Gelmini, sottolineando come la rete abbia consentito di ampliare l’ambiente di apprendimento, che ora comprende oltre a quelli reali, anche spazi e compagni virtuali.
“Le giovani generazioni – ha aggiunto il Ministro – utilizzano quotidianamente le nuove tecnologie per comunicare, giocare, socializzare, conoscere il mondo e apprendere. Bisogna perciò insegnare loro a utilizzare internet con senso critico e con attenzione”.
Per questo è essenziale il ruolo della scuola: luogo di formazione per eccellenza, le aule scolastiche sono il punto di partenza ideale per far comprendere ai ragazzi che le autostrade digitali rappresentano un luogo importante per l’apprendimento e lo svago, ma vanno frequentate con accortezza e in maniera ‘ragionata’ perché possono nascondere insidie al pari delle strade cittadine.