Unione Europea
Le ex frequenze Ipse hanno fruttato allo Stato 267,8 milioni di euro e sono state assegnate a Vodafone, che ha offerto per un blocco di frequenza in banda 2100 Mhz euro 90.2 milioni di euro, Telecom Italia (88,782 milioni di euro) e Wind (88,781 milioni di euro).
L’importo minimo per ogni blocco di frequenza era stato fissato a 88.781.500 euro. Lo Stato ha dunque incassato 1,43 milioni di euro in più del previsto.
A ciascuna delle tre società offerenti è stato assegnato un blocco di frequenze nella banda tra 1920 e 1935 MHz e 2110 e 2125 MHz, ciascuno con ampiezza lorda 2×5 MHz accoppiati disponibili su base nazionale.
Il ministero dello sviluppo economico assegnerà le frequenze entro 90 giorni dal pagamento degli importi dovuti, che dovranno essere effettuati in un’unica soluzione, entro 30 giorni dalla comunicazione di aggiudicazione.
H3G, inizialmente ammessa con riserva, era stata poi reintegrata definitivamente in un secondo momento ma è stata comunque esclusa dalla gara di assegnazione, non avendo presentato alcuna offerta economica.
La società di Vincenzo Novari ha comunque richiesto al ministero l’assegnazione del blocco da 5 MHz a 900MHz che le era stato riservato da una delibera del 2008.
Questo blocco di frequenze sarà reso disponibile dal Ministero entro il 2013.
Leggi anche:
Frequenze Ipse: H3G esclusa dalla gara chiede al ministero blocco da 5MHz riservato ai gestori Umts