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La pirateria online sarà al centro del dibattito del 2° Summit mondiale sul diritto d’autore che si terrà domani e mercoledì 10 giugno a Washington.
Quasi 500 delegati provenienti da più di 55 Paesi del mondo, per un serrato confronto che vedrà coinvolti produttori, compositori, autori ed esperti di diritto.
Al Summit, organizzato dalla Confederazione internazionale delle società d’autori e compositori (Cisac), il cui presidente è il musicista Robin Gibb dei Bee Gees -, saranno presenti il gigante di internet Google e quello dell’informatica Microsoft, ma anche i rappresentanti del mondo cinematografico, della musica e della produzione.
Tra i 100 oratori che saliranno sul palco, il Ministro francese della Cultura Christine Albanel, il produttore americano Milos Forman e il presidente democratico della Commissione giudiziaria del senato americano Patrick Leahy.
Kathy Garmezy, direttore aggiunto per gli affari governativi e internazionali della Directors Guild of America (DGA), sindacato che rappresenta 14.000 registi statunitensi, ha sottolineato che la contraffazione di Dvd resta un grosso problema, aggiungendo però che la pirateria online pesa ancora di più sull’industria del cinema.
Stando ai dati forniti dal Congresso americano, la cyber-criminalità costo alle aziende americane più di 25 miliardi di dollari l’anno.
La Francia lo scorso maggio ha adottato una contesta legge contro la pirateria che prevede di sanzionare i pirati con il ‘taglio’ della connessione internet, dopo aver inviato ai colpevoli due avvertimenti (la cosiddetta procedure dei tre strikes).
La sanzione verrà decisa da una nuova Autorità, l’Hadopi, che si occupa della distribuzione delle opere e della protezione dei diritti d’autore sul web.
Una legge che è stata accolta con favore dal mondo del cinema che ha espresso in occasione del Festival di Cannes la propria soddisfazione.
Dall’Italia, il Presidente della Società Italiana Autori Editori (Siae), Giorgio Assumma, ha parlato di “vittoria storica di quanti credono e combattono per il giusto rispetto della proprietà intellettuale e del lavoro degli autori, che deve essere incentivato attraverso la sua protezione per il progresso della cultura“.
“Io spero – ha sottolineato Assumma – che la nuova legge francese costituisca un forte stimolo per il parlamento italiano affinché si affretti ad adottare una adeguata normativa in proposito”.
Anche le maggiori associazioni degli editori librari, musicali, dei produttori audiovisivi e dei discografici italiane hanno plaudito all’approvazione in Francia della nuova legge antipirateria.
Ma c’è anche chi, come il regista Laurent Cantet, ha detto che “La repressione non è il modo migliore per risolvere questo problema. A me sembra che i beni culturali non siano beni di mercato come tutti gli altri: devono essere diffusi il più largamente possibile”.
In Francia numerosi internauti hanno dato il via alla loro lotta contro la legge. Alcuni hanno fatto appello ad un vero e proprio boicottaggio di cinema, Cd e Dvd.
“…Facciamogli vedere che siamo noi consumatori a dettare legge’, ha reclamato un internauta su Twitter. C’è anche chi se l’è presa con Denis Oliviennes, ispiratore del progetto di legge.
Altri, “esperti navigatori”, hanno lanciato già da qualche giorno un vero e proprio “piano di resistenza” contro la legge antipirateria in questione. Si tratta di un programma che suggerisce alcune scappatoie per continuare a scaricare film e musica in tutta tranquillità e spiega alcuni metodi efficaci per contestare eventuali sanzioni stabilite dalla legge.
I delegati presenti al Summit tenteranno in questi due giorni di trovare delle soluzioni condivise al downloading illegale, per poter arginare un fenomeno ormai incontrollabile che necessita una soluzione immediata.