Unione Europea
Si è tenuta ieri davanti al Tribunale di primo grado dell’Ue del Lussemburgo l’udienza che vede Mediaset opposta alla Commissione europea sugli aiuti per l’acquisto dei decoder per le trasmissioni in digitale terrestre. Si tratta del primo appuntamento prima del pronunciamento della sentenza, di cui la data è difficilmente prevedibile.
La società televisiva chiede ai giudici Ue di annullare la decisione con cui la Commissione ha considerato la sovvenzione accordata dall’Italia per gli anni 2004 e 2005 all’acquisto dei decoder come un aiuto di Stato in favore delle emittenti digitali terrestri che offrono servizi televisivi a pagamento e degli operatori via cavo di televisione a pagamento e ne ha ordinato il recupero.
La legge finanziaria 2004 aveva previsto una sovvenzione di 150 euro all’acquisto del decoder, con uno stanziamento totale di 110 milioni. La finanziaria
Il reclamo era stato presentato alla Commissione nel 2004 da Centro Europa 7 e successivamente da Sky. Le cause che vedevano opposte alla Commissione Telecom e Fastweb, sempre per la stessa decisione dell’esecutivo Ue, sono state definite con ordinanze di non luogo a provvedere, in quanto la posizione delle ricorrenti non dava luogo a nessun obbligo di restituzione.
Proprio alcuni mesi fa, Telecom ha rinunciato a portare avanti la causa contro
Nel gennaio 2007, Bruxelles aveva giudicato illegali gli aiuti erogati dallo Stato per i decoder per il digitale terrestre e aveva sollecitato il governo italiano ad assumere tutte le iniziative necessarie per procedere al recupero dei contributi erogati.
Più precisamente, per l’Antitrust Ue, si trattava di sussidi “…incompatibili con le regole per gli aiuti di Stato in quanto non neutrali da un punto di vista tecnologico” che creavano quindi una distorsione indebita della concorrenza, escludendo la tecnologia satellitare.
Telecom aveva impugnato la decisione sostenendo che l’aiuto era ingiustamente considerato illegittimo. Con ricorso presentato il 23 marzo 2007, la società tlc aveva chiesto al Tribunale di annullare la decisione della Commissione, soprattutto nella parte in cui impone allo Stato italiano il recupero dell’aiuto.
La rinuncia al ricorso, a quanto si è appreso, nasce dal fatto che le Autorità italiane hanno comunicato alla società, interessata alla vicenda in quanto proprietaria dell’emittente La7, il venir meno della necessità di restituire i contributi. Una posizione su cui, a quanto risulta, c’è ora anche l’accordo della Commissione Ue.
Il nuovo governo ha intanto previsto un nuovo bonus per l’acquisto dei decoder del digitale terrestre, con la possibilità per le fasce di reddito più basse e gli anziani di ottenere il rimborso della spesa sostenuta. E’ la novità derivante da un emendamento al Decreto Legge Incentivi, con cui è stata aumentata la dotazione del Fondo per il passaggio al digitale.
Si tratta di una norma che apre la strada ad accordi tra governo e Regioni per estendere progressivamente a tutto il Paese i rimborsi già previsti per Valle d’Aosta e Sardegna, Regioni pilota per il passaggio al digitale, in base però a parametri di reddito ed età. Per gli anziani a basso reddito potrà addirittura essere gratuito.
Per usufruire di tale contributo, consistente in uno sconto di 50 euro per l’acquisto di un decoder di tipo interattivo, sarà sufficiente recarsi presso i rivenditori autorizzati che lo applicheranno direttamente ai soggetti che soddisfano tutti i seguenti requisiti: residenza in uno dei comuni coinvolti nello switch-over del 16 giugno 2009; età uguale o superiore ai 65 anni (compiuti o da compiersi entro il 31/12/2009); reddito uguale o inferiore ai 10.000 euro (riferito alla dichiarazione dei redditi per l’anno 2007); prova dell’effettivo pagamento del canone televisivo dell’anno in corso. I soggetti interessati, inoltre, non dovranno mai aver usufruito di precedenti contributi all’acquisto del decoder per il digitale terrestre e dovranno, al momento dell’acquisto, presentare un documento di identità, il proprio codice fiscale e la ricevuta di pagamento del canone televisivo.