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Telemedicina: il Veneto crea una rete regionale. Due giorni dedicati al progetto ‘Health Optimum’

Italia


Si terrà oggi e domani 4 giugno a Verona, presso il Palazzo della Gran Guardia, alla presenza dell’Assessore alla Sanità Sandro Sandri, del Segretario Regionale Sanità e Sociale Giancarlo Ruscitti e con la presenza in videoconferenza del Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Maurizio Sacconi, l’evento conclusivo del progetto di Telemedicina “Health Optimum“, co-finanziato dall’Unione Europea e dalla Regione Veneto, cui partecipano le autorità di altri 4 partner europei (Spagna, Danimarca, Svezia e Romania).

Durante la due giorni congressuale saranno illustrate le esperienze condotte in Veneto e nelle regioni europee che hanno partecipato alla sfida di interfacciare tra loro sistemi molto diversi, sotto il profilo organizzativo, gestionale e tecnologico. Nelle sale del palazzo adiacenti la sede congressuale sarà possibile “toccare con mano” i principali applicativi tecnologici al servizio di alcuni percorsi clinici, come la refertazione telematica degli esami di laboratorio o la valutazione degli estremi clinici di intervento nella cura di un paziente colpito da ictus ischemico. Una commissione scientifica premierà infine le migliori esperienze del settore, presentate sotto forma di poster.

Trova compimento un progetto durato 4 anni (una prima fase, iniziata nel 2004 e conclusasi nel 2006 vide una prima sperimentazione dei servizi che oggi, al termine di un ciclo durato altri due anni, consolida quell’esperienza estendendola su scala regionale) al termine del quale avverrà il passaggio di consegne dell’intera esperienza nelle mani del consorzio Arsenàl.IT (che raggruppa tutte le aziende sanitarie e ospedaliere della Regione Veneto) per sviluppare le applicazioni esistenti lavorando in sinergia con altri importanti settori dell’innovazione tecnologica.

“Ancora una volta – dichiara Claudio Dario, Coordinatore del progetto e Direttore Generale dell’Azienda Ulss 9 di Treviso – l’eccellenza con cui la Regione Veneto si presenta sulla scena nazionale ed europea potrà trovare il meritato rilievo, confrontandosi con tutti gli attori che, oggi, sono impegnati accanto a noi nelle sfide poste dai programmi di innovazione. Consegniamo infatti un modello di rete non più allo stadio di prototipo, ma stabilizzato, che per dimensioni e livello di standardizzazione può essere strumento estendibile a tutta la realtà italiana e, perché no, europea”.

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