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Google è orientata ad abbandonare le sue ambizioni editoriali, che pure aveva coltivato e che avevano alimentato indiscrezioni su un possibile intervento di supporto a favore del New York Times.
L’amministratore delegato Eric Schmidt ha spiegato che si vuole “…evitare di valicare la linea“, e da società tecnologica pura diventare anche fornitore di contenuti.
Nei mesi scorsi, ha ammesso il manager, Google aveva preso in considerazione la possibilità di acquistare un quotidiano, o di usare la sua fondazione benefica per erogare aiuti al settore delle informazioni, ma ora è improbabile che proceda su queste ipotesi.
Dopo aver esaminato il settore editoriale, il primo motore di ricerca nel mondo ha ritenuto che i possibili bersagli di una acquisizione sono o troppo costosi, o eccessivamente carichi di debiti. Piuttosto Google sta lavorando con le società editrici per fare in modo che i loro portali internet “funzionino meglio” con la pubblicità online, ha aggiunto Schmidt.
Infine il manager si è mostrato scettico sull’idea del magnate dei media australiano Rupert Murdoch, presidente della News Corporation, di far pagare agli internauti le notizie generaliste, per rafforzare il fatturato delle testate.
Abbonamenti e micro-pagamenti possono funzionare sui settori specialistici, ha detto, ma difficilmente la gente pagherà qualcosa per le notizie generaliste quando sono disponibili anche gratis.
Schmidt ha anche dichiarato che il motore di ricerca potrebbe siglare una partnership con il sito di microblogging Twitter.
E’ quanto si legge sul sito Web del quotidiano britannico Telegraph, secondo cui Schmidt avrebbe però escluso l’ipotesi di un’acquisizione di Twitter. Nel corso di una conferenza in Germania, il top manager ha precisato che Google può cooperare con Twitter senza necessariamente acquisirla. Schmidt ha anche rivelato che tra i due gruppi sono già iniziate delle trattative.
Secondo altre fonti i contatti sarebbero invece ancora ad uno stadio iniziale. Twitter e Google starebbero inoltre valutando la possibilità di collaborare su un motore di ricerca in real-time.