Pirateria online: continua in Francia la battaglia contro la nuova legge. Per i socialisti, ‘Troppi poteri all’Hadopi’

di Raffaella Natale |

Francia


Pirateria

Continua in Francia la battaglia alla Legge contro la pirateria approvata definitivamente la scorsa settimana.

Come avevano già preannunciato, i deputati socialisti dovrebbero depositare nel pomeriggio presso il Consiglio costituzionale il ricorso contro le nuove disposizioni che istituiscono l’Hadopi per punire i downloader illegali.

“Abbiamo indicato almeno 11 punti di dubbia costituzionalità”, ha indicato il deputato socialista Patrick Bloche.

 

Adottata il 13 maggio scorso, la legge prevede di sanzionare i pirati con il ‘taglio’ della connessione internet, dopo aver inviato ai colpevoli due avvertimenti (la cosiddetta procedure dei tre strikes).

 

La sanzione verrà decisa da una nuova Autorità, l’Hadopi, che si occupa della distribuzione delle opere e della protezione dei diritti d’autore sul web.

 

I deputati socialisti ritengono che le sanzioni siano sproporzionate e criticano inoltre la decisione di continuare a far pagare l’abbonamento internet anche in caso di sospensione del collegamento.

Bloche ha inoltre denunciato “gli esagerati poteri dell’Hadopi“, definendoli “arbitrari“.

“Riteniamo – ha commentato – che con queste nuove norme sugli utenti pesi un presupposto di colpevolezza”.

 

Frédéric Lefebvre, portavoce dell’Ump, ha giudicato questo ricorso “un voltafaccia al mondo della cultura e della creazione”.

L’industria di settore, ha commentato Lefebvre, “saprà giudicare la volontà del Ps di nuocere con tutti i mezzi a una legge che è nata per tutelarla”.

Il deputato ha anche detto che il governo è “determinato a difendere la richiesta di riduzione dell’Iva su Cd e Dvd”.

 

Una volta depositato il ricorso, il Consiglio costituzionale avrà un mese di tempo per decidere cosa fare.

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