Francia
Dal Festival di Cannes, Martin Scorsese ha annunciato che la sua fondazione, World Cinema Foundation, metterà online i vecchi film a cui ha partecipato.
L’obiettivo è rendere di dominio pubblico delle opere “storiche” per il cinema mondiale, in modo “rapido” e farle arrivare ovunque: università, musei…, ha spiegato il regista Palma d’oro nel 1976 con “Taxi Driver”, il film che lo impose dopo “America 1929″ e “Mean Streets”, prima di presentare la copia restaurata di un capolavoro, “Scarpette rosse” di Michael Powell ed Emeric Pressburger (1948).
La fondazione, che quest’anno a Cannes presenta 4 film (Sezione Classici), s’è associata a “due giovani imprese dinamiche”: The Auteurs, una sorta di cineteca virtuale, e Be-Side, fornitore d’accessi che coordinerà la rete di distribuzione di questi film.
Scorsese ha aggiunto che una terza società, Criterion, ha “dato il proprio consenso a distribuire questi film su Dvd”.
I partner di questa operazione hanno indicato che quattro film restaurati saranno messi online gratuitamente nelle prossime ore, si tratta di Susuz Yaz, di Metin Erksan (Turchia, 1964), Touki Bouki, di Djibril Diop Mambéty (Senegal, 1973), Transes, di Ahmed El Maanouni (Marocco, Francia 1981) e Hanyo, di Ki-younk Kim (Corea de Sud, 1960).
La “conservazione dei film è una battaglia molto difficile. Il tempo non manca, ma i film sono supporti delicati che si deteriorano presto e facilmente a meno che non vengano conservati in condizioni ottimali“, ha spiegato Scorsese.
La situazione si complica nei Paesi poveri, che hanno “…bisogni più urgenti“. Tuttavia è necessario che il pubblico e le istituzioni “…prendano coscienza dell’importanza della preservazione della propria cultura”.