Unione Europea
Microsoft ha accusato la Commissione Ue di beneficiare Google, nel caso in cui decidesse di procedere alla regolamentazione del sistema operativo Windows. Secondo il gruppo, la decisione Ue lascerebbe a Google una posizione dominante nel settore delle ricerche su internet.
Il quotidiano ha detto oggi che la dichiarazione di Microsoft è contenuta all’interno di una nota confidenziale, indirizzata alla Commissione Europea, che mira a bloccare le azioni dell’Antitrust.
Un portavoce della Commissione ha detto, rispondendo al documento: “La Commissione esaminerà tutte le argomentazioni fatte presenti da Microsoft”.
Non è stato possibile raggiungere i dirigenti di Microsoft per un commento.
La Commissione, che regolamenta la competizione nell’Unione Europea, ha accusato Microsoft di cercare di penalizzare i concorrenti collegando strettamente il suo browser per il Web al sistema operativo Windows.
Nella missiva inviata alla società, la Ue spiegava che il colosso informatico ha violato le regole del Trattato Ue – abuso della posizione dominante – per l’integrazione di Explorer in Windows. Sulla base delle prove raccolte nel corso dell’inchiesta Ue, la Commissione considera che la vendita collegata di Explorer con il sistema Windows, che ha per effetto quello di equipaggiare di internet Explorer il 90% dei pc del mondo, lede la concorrenza.
La Commissione si era detta preoccupata perché la onnipresenza di internet Explorer porta i fornitori di contenuti a sviluppare siti web essenzialmente per internet Explorer e questo “…rischia di compromettere la concorrenza e l’innovazione” in materia di fornitura di servizi.
Microsoft ha replicato alle accuse lo scorso 28 aprile e lo farà verbalmente ai primi di giugno.
Se l’azienda non risponderà in modo soddisfacente, consentendo agli utenti di Windows di scegliere tra diversi navigatori internet (come Firefox di Mozilla o Chrome di Google) invece di fornire assieme al suo sistema operativo solo Internet Explorer, la Commissione Ue potrebbe decidere di imporre una nuova multa.
“…La Commissione potrebbe ordinare a Microsoft di fornire ai suoi utenti la possibilità di scegliere tra diversi browser da installare su Windows, al posto del solo internet Explorer, che oggi è installato di default”, ha fatto sapere un portavoce dell’esecutivo Ue.
La società ha già fatto sapere di stare valutando con attenzione le accuse e che risponderà a tempo debito. Del resto il gruppo ha sempre dato ampia disponibilità alla Ue per tutti i casi che l’hanno vista coinvolta.
Anche questa volta ha, infatti, assicurato che non si tirerà indietro e consentirà che si faccia luce sulla questione.
In una nota, ha detto di prendere atto delle nuove accuse mosse nei suoi confronti dalla Commissione europea e ha informato “…di voler svolgere la propria attività in conformità con la legge europea”. La società vanta anche il diritto di potersi difendere oralmente davanti agli esperti europei nel settore delle concorrenza.
Pronto Google che, pensando di approfittare del momento di debolezza, fa sapere sul proprio blog che cercherà di ottenere il consenso della Ue per presentare argomentazioni nella procedura antitrust.
“…Il mercato dei browser è ancora ampiamente non concorrenziale, e questo frena l’innovazione”, ha spiegato Sundar Pichai, vicepresidente e product manager di Google, precisando come “internet Explorer è legato al sistema operativo dominante di Microsoft, e questo fornisce alla società un vantaggio sleale sugli altri browser”.