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“Ritengo che i risultati trimestrali sono estremamente positivi. Un po’ per fare scaramanzia e un po’ per essere prudenti vi prego di non moltiplicare i risultati per quattro. Sono ragionevolmente ottimista che i risultati 2009 saranno significativamente superiori a quelli del 2008 tanto più se riusciremo” a chiudere la cessione dell’Apcom e delle reti digitali. E’ quanto ha dichiarato Giovanni Stella, vicepresidente esecutivo di TI Media, nel corso della conference call di commento ai conti trimestrali del gruppo.
Aggiungendo: “Stiamo continuando a fare gli investimenti nel digitale terreste e porteremo in fondo il programma”.
In particolare, la cessione dell’agenzia di stampa Apcom al gruppo Abete sarà conclusa “entro il 15 maggio“.
“La cessione di Apcom – ha ricordato – comporterà una perdita a livello di bilancio“: l’accordo siglato il 29 aprile con il gruppo Abete prevede infatti la vendita del 60% di Telecom Media News, che controlla l’Apcom, a un prezzo simbolico dopo una ricapitalizzazione della società per 10,5 milioni.
“Quella società aveva performance pessime – ha spiegato – abbiamo dovuto dotarla di risorse perché l’acquirente potesse attraversare il deserto”.
TI Media non ha in progetto un aumento di capitale e punta a ridurre, se non ad azzerare, l’indebitamento grazie agli introiti che deriveranno dalla gara per l’assegnazione delle licenze del digitale terrestre e dalla collegata vendita dei multiplex digitali da cui il vicepresidente esecutivo si aspetta di ottenere non meno di 300 milioni di euro.
“Non ci sarà un aumento di capitale, continuiamo a non prevederlo – ha ribadito – Riteniamo che con l’operazione straordinaria della gara per il digitale terrestre allevieremo, se non annulleremo la nostra posizione debitoria’.
“Ho dei numeri in testa che mi permettono di affermare quello che ho detto – ha precisato Stella riferendosi all’abbattimento del debito – puntiamo a più di 300 milioni di euro. Se l’offerta sarà inferiore non vendo’ ha commentato rispondendo agli analisti.
Stella ha detto di auspicare di chiudere entro fine anno, “…non dipenderà solo da noi – ha ricordato – ma anche da come l’Autorità gestirà la gara e dalla sua tempistica”.
“L’attività dell’Autorità sia per il regolamento della gara sia per i tempi – ha proseguito Stella – avrà un’influenza sul processo di vendita dei canali del digitale terrestre perché adesso sto dicendo che venderò quello che avrò, tra 3 o 4 multiplex, e quando dovrò andare a negoziare il round finale con la controparte dovrò attendere se ce ne avrò 3 o 4 e quindi devo aspettare il termine della gara”. “E non sapendo quando la gara verrò fatta – ha concluso – non sono sicuro di dirvi se la vendita verrà effettuata nel 2009 o nel 2010″.
Il primo trimestre si è chiuso con un indebitamento finanziario netto di 322,5 milioni di euro.
“Continueremo a fare investimenti nel digitale terrestre“, ha detto Stella precisando che sono comunque legati alla gara per l’assegnazione delle licenze.
Ti Media ha dato mandato a Merrill Lynch come advisor finanziario per la cessione dei suoi canali.
“Merrill Lynch ha preparato un memorandum corposo, 90 pagine, che sarà inviato entro 15 giorni a chi ha manifestato interesse e chiederò un’offerta non vincolante’.
Il Cda ha esaminato e approvato la relazione sulla gestione del Gruppo al 31 marzo 2009.
Il primo trimestre 2009 si chiude in netto miglioramento rispetto all’anno precedente. La perdita netta (-17,6 milioni) si è ridotta di 12,1 milioni, rispetto a quella del primo trimestre del 2008 (-29,7 milioni). Il miglioramento è ancor più significativo se rapportato al forte periodo di crisi in cui il calo della raccolta pubblicitaria ha registrato il 20% in meno sul mercato totale e il 16% sul mercato televisivo, grazie al contratto con minimi garantiti con Cairo Communication.
I ricavi consolidati del trimestre raggiungono i 48,5 milioni con una crescita del 2,5% (47,3 milioni nel primo trimestre 2008).
L’Ebitda è pari a -3,8 milioni, in miglioramento di 9,6 milioni (-13,4 milioni nel primo trimestre 2008). L’Ebit, a valle degli ammortamenti del periodo, è pari a -18,6 milioni e risulta in miglioramento di 11 milioni (-29,6 milioni nel primo trimestre 2008). Il risultato netto, a valle del contributo delle attività cessate/destinate ad essere cedute, è pari a -16,6 milioni (-29 milioni nel primo trimestre 2008). L’indebitamento finanziario netto è pari a 322,5 milioni e si incrementa di 35,7 milioni rispetto al 31 dicembre 2008 (286,8 milioni). La variazione è principalmente attribuibile agli investimenti industriali del periodo (13,7 milioni), al fabbisogno per la gestione operativa del periodo (18,3 milioni) e di altri esborsi (3,7 milioni).