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Ammontano a 200 mila euro i risparmi ottenuti in un anno della Regione Emilia Romagna grazie all’introduzione della telefonia VoIP e all’utilizzo della rete a banda larga pubblica Lepida come dorsale portante del traffico voce interno ed esterno alla Regione.
Il passaggio dalla telefonia tradizionale a quella via internet è già iniziato: il progetto è stato presentato la scorsa settimana nell’ambito della manifestazione “Guglielmo Marconi Forum & Exhibition” (Bologna, Palazzo Re Enzo, 22-24 aprile), inquadrata all’interno delle celebrazioni del centenario del nobel a Guglielmo Marconi.
Queste tariffe risultano inferiori, in media, del 23% rispetto a quelle praticate dalla convenzione Consip, del 39% per le 17 aziende sanitarie, e del 20% per la trasmissione dati.
Se tutti gli uffici della PA regionale adottassero il VoIP – la prima applicazione su larga scala della rete regionale Lepida – si potrebbero ottenere risparmi pari a 50 milioni di euro, grazie anche al fatto che il traffico utilizza
Oltre all’abbattimento dei costi, ha spiegato l’assessore alle attività produttive Duccio Campagnoli, il progetto VoIP consentirà anche di migliorare i servizi ai cittadini, grazie all’integrazione dei servizi telefonici come trasmissione dati, numeri verdi o interrogazione degli elenchi telefonici.
Se le amministrazioni daranno il consenso sperato all’iniziativa, come ha già fatto ad esempio il comune di Bologna, entro la fine dell’anno il 70% delle telefonate della PA viaggerà su VoIP e avrà, quindi, costo zero.
Lepida è lo strumento operativo promosso dalla Regione Emilia-Romagna per la pianificazione, lo sviluppo e la gestione delle infrastrutture di Telecomunicazione degli Enti-Soci e degli Enti collegati alla rete Lepida e per l’erogazione dei servizi informatici inclusi nell’architettura di rete.
Il progetto è valso alla Regione Emilia Romagna il riconoscimento dall’Associazione comunicazione pubblica “per aver progettato e realizzato la più grande rete a banda larga tra le Pubbliche amministrazioni mai realizzata in Italia e tra le più significative d’Europa”, mettendo in collegamento, per ora, 340 Comuni, 9 province, e 18 Comunità montane.
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