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Advertising: primi segnali di ripresa dagli Usa, ma per l’Italia rilancio con qualche mese di ritardo

Italia


Nielsen Media Company ha presentato il Media Monthly Report di aprile 2009. Come previsto s’è registrata una brusca frenata del PIL nel IV Trimestre del 2008. Come sottolinea la società, il risultato è riconducibile prevalentemente alla frenata degli investimenti. Non c’è stato il temuto crollo dei consumi che comunque rimangono deboli e “non poteva essere altrimenti viste le notizie sull’economia e il calo del clima di fiducia, ma non sono crollati nel periodo natalizio”.

Per Nielsen, alcuni segnali positivi provenienti dagli Stati Uniti sembrano indicare che la fase peggiore della crisi sia alle spalle ma è forse prematuro parlare di ottimismo; in ogni caso l’Italia rischia di cogliere con qualche mese di ritardo la ripresa.

 

Continua anche il difficile momento dell’advertising: nei primi due mesi di quest’anno si registra, infatti, una diminuzione del -19,5% rispetto al corrispondente periodo del 2008. La contrazione riguarda, con diversa intensità, tutti i mezzi a eccezione di Internet. Wind, Ferrero e Volkswagen con circa 70 milioni di euro di spesa guidano la classifica dei Top spender.

 

Augusto Preta, presidente di ITMedia Consulting riferisce che “…il settore pubblicitario, in Italia come nel resto d’Europa, deve fare i conti con una più generale tendenza a una riduzione degli investimenti per effetto della crisi economica. Per dare un’idea della dimensione del fenomeno, si pensi che gli investimenti in pubblicità sono calati, nel solo mese di gennaio, del 18,7%”.

 

Complessivamente le aziende attive in comunicazione sono 6.721 (erano 7.552 a gennaio-febbraio 2008) con un investimento medio di 155 mila euro (-9,3%). L’analisi dei mezzi mostra per la Televisione, considerando sia i canali generalisti che quelli satellitari (marchi Sky e Fox), una flessione sul bimestre del -16,0%. Tra i principali settori si evidenzia il calo di Alimentari (-14,7%), Auto (-17,6%), Telecomunicazioni (-2,7%) e l’exploit di Enti/Istituzioni (+39,2%). La Stampa, nel suo complesso, ha un calo del -27,4%. I Periodici diminuiscono del -29,6% con l’Abbigliamento a -34,6%, la Cura persona a -28,7% e l’Abitazione a -16,8%. I Quotidiani a pagamento mostrano una flessione del -26,4% con l’Auto e l’Abbigliamento, i due settori più importanti, che riducono gli investimenti rispettivamente del -45,3% e del -45,2%.

 

E’ soprattutto la Commerciale Nazionale a frenare con una diminuzione del -33,9%, ma sono in calo anche la Locale (-16,7%) e la Rubricata/Di Servizio (-21,6%). In contrazione anche la Free Press (-25,3%). I primi due mesi dell’anno fanno registrare variazioni negative anche per la Radio (-27,2%), per l’Outdoor (-36,2%), per il Cinema (-27,1%) e per le Cards (-52,5%). Il Direct mail passa da 101 milioni del gennaio-febbraio 2008 a 79 milioni nel gennaio-febbraio 2009 (-22,0%). Performance, invece, positiva per Internet che cresce del +3,9% superando gli 83 milioni.

 

Dopo il successo registrato in febbraio dalle reti Rai, a marzo tornano a prevalere le reti Mediaset. Canale 5 è stata la rete più vista sia nel Day-time che in prima serata. Da segnalare i risultati positivi delle reti tematiche Rai diffuse su satellite e digitale terrestre ed in generale, sia per Rai che per Mediaset, i risultati positivi dei canali per bambini.

Successivamente alla flessione del quinto bimestre tornano a crescere gli ascoltatori della Radio che si riportano ai livelli del quarto bimestre ma non del periodo corrispondente del 2007.

 

A marzo 2009 i navigatori attivi in Italia sono stabili a quota 22 milioni. Rispetto allo stesso mese del 2008, in forte aumento i consumi di internet: il tempo speso online è cresciuto di un terzo, passando da 21 ore a 29 ore mensili per persona. Ogni internauta si è collegato in media 36 volte, più di una volta al giorno, contro le 30 molte di un anno fa, e ha visitato 84 siti, contro i 70 di marzo 2008. Per quanto riguarda le categorie web più visitate, tra le prime cinque sono le community ad avere registrato la crescita maggiore nell’ultimo anno, con una penetrazione sui navigatori totali passata dal 63% al 76%.

 

Positivi i dati di lettura forniti dall’ultima indagine audipress. I lettori dei quotidiani aumentano del+2,1% rispetto all’indagine precedente e raggiungono quota 23,2 milioni nel giorno medio. Positivo l’apporto della free press (considerando anche epolis). Tra i quotidiani pay sempre prima la Gazzetta dello Sport (3,7 milioni di lettori) seguita da Repubblica (3,1 Milioni di lettori). Bene il Corriere (+6,8%). Leggero calo per i periodici (in particolare i settimanali) che rimangono comunque in linea con la prima rilevazione 2007. (r.n.)

 

 

Media Monthly Report

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