Unione Europea
Il Parlamento europeo, riunito in sessione plenaria a Strasburgo, ha dato il via libera al tagli dei costi dei servizi di telefonia mobile in roaming.
I tagli interesseranno gli sms, la navigazione internet e le chiamate vocali e porranno fine a quello che alla Commissione europea – promotrice il Commissario per i media e la società dell’informazione, Viviane Reding – giudicava un regime tariffario eccessivamente penalizzante per i consumatori europei, costretti a pagare anche diverse decine di migliaia di euro per aver scaricato un film o una canzone sul telefonino in un Paese di verso dal proprio.
In base alle nuove tariffe, a partire dal 1° luglio, inviare un sms dall’estero non dovrà costare più di 11 centesimi – rispetto alla media attuale di 29 centesimi, con picchi fino a 35 centesimi nei Paesi Bassi e in Portogallo – mentre i prezzi dei servizi dati (il costo per inviare email o immagini, navigare in internet da telefonino o Pc portatile, scaricare un film) saranno regolati con tariffe massime all’ingrosso di 1 euro per megabyte (IVA esclusa).
Attualmente, il prezzo medio di questi servizi è di 1,68 euro per megabyte, ma può arrivare in alcuni Paesi, come l’Irlanda, a sfiorare i 7 euro.
Il prezzo all’ingrosso per i dati scenderà a 80 centesimi per megabyte dal 1° luglio 2010 e a 50 centesimi dall’anno successivo.
Le telefonate effettuate e ricevute all’estero, sempre a partire dal 1° luglio, non costeranno, rispettivamente più di 43 centesimi al minuto (IVA esclusa) e 19 centesimi al minuto.
Le tariffe scenderanno quindi gradualmente fino al 1° luglio del 2011, quando effettuare una chiamata da un paese diverso dal proprio costerà 35 centesimi. Le chiamate ricevute, invece, non potranno costare più di 15 centesimi dal 1° luglio 2010 e non più di 11 centesimi dal 1° luglio dell’anno successivo.
Oltre a intervenire sui prezzi di servizio, Commissione e Parlamento sono intervenuti anche sul versante della ‘trasparenza‘, in cui gli operatori non sono brillano neanche all’estero, introducendo una serie di misure da mettere in atto entro marzo 2010, tra cui un meccanismo di blocco che permetterà di specificare in anticipo un importo massimo prima che il servizio sia interrotto.
Il limite massimo dovrebbe essere fissato a 50 euro – o un’altra soglia più elevata a scelta del consumatore – e si applicherà automaticamente a tutti i clienti che non avranno comunicato una scelta diversa entro il 1° luglio 2010.
I consumatori europei potranno inoltre beneficiare dell’introduzione della fatturazione al secondo dopo i primi 30 secondi di chiamate effettuate e per tutta la durata delle chiamate ricevute. Attualmente, infatti, i consumatori sono fatturati in media del 24% in più per le chiamate effettuate e il 19% in più per le chiamate ricevute quando si trovano all’estero, in quanto le chiamate in roaming sono molto spesso fatturate non al secondo, ma al minuto.
La Ue calcola che i tagli ufficializzati oggi – il Consiglio dei ministri delle Tlc ha già espresso il suo accordo – produrranno per tutti i cittadini europei che attraversano una frontiera per turismo o affari risparmi pari al 60% delle attuali bollette.
Il regolamento sul roaming resterà in vigore fino al 30 giugno 2012. Per l’estate 2010, intanto, la Commissione dovrà effettuare una verifica per valutare, tra le altre cose, gli effettivi benefici per i consumatori e la situazione della concorrenza sul mercato.
Il presidente della Commissione José Manuel Barroso ha auspicato che il nuovo intervento sulle tariffe del roaming aiuti la crescita dei servizi mobili di trasmissione dati nella Ue, mentre il Commissario Viviane Reding ha espresso la sua soddisfazione per la rapida approvazione delle nuove norme, avvenuta in un tempo record di soli 7 mesi.
Per la Reding, tocca ora agli operatori – che possono contare su un mercato di 500 milioni di potenziali utenti fissi e mobili – dimostrare che nel mercato del roaming può esserci una sana competizione, proponendo magari “pacchetti interessanti per i servizi di roaming vocale e la trasmissione dati”.