Europa
Crollano del 90% gli utili di Nokia nel primo trimestre di quest’anno. Il colosso finlandese ha tuttavia mantenuto le previsioni per l’anno in corso, in quello che è visto come un segnale positivo dagli analisti.
Il fatturato del gruppo finlandese, numero uno al mondo nel settore dei cellulari, è sceso del 27% rispetto allo stesso periodo 2008 e al trimestre precedente e si attesta a 9,3 miliardi di euro, sotto i 9,8 attesi dagli analisti.
L’utile è sceso a 122 milioni di euro (0,03 euro ad azione contro 0,32 euro di un anno fa): il peggior risultato da 10 anni a questa parte.
Il margine operativo della divisione Devices & Services si attesta invece al 10,4%, contro una previsione dell’8,6%.
La quota di mercato è passata dal 39% dello scorso anno al 37%, rimanendo però stabile rispetto al trimestre precedente, mentre i cellulari venduti sono stati 93,2 milioni, in discesa del 19% rispetto al primo trimestre 2008.
Il prezzo medio di vendita è passato dai 79 euro di un anno fa a 65 euro.
Come previsto, Nokia ha fatto i conti con un trimestre estremamente difficile e ha avviato una serie di misure volte a contenere i costi: tra queste la chiusura del centro di ricerca e sviluppo di Jyväskylä, in Finlandia – 320 dipendenti – e la riduzione della produzione nello stabilimento di Salo.
Per il 2009, Nokia ha mantenuto le previsioni già rese a dicembre, secondo cui le vendite caleranno del 10%. Il gruppo punta comunque a un aumento della quota di mercato sequenziale nel secondo trimestre.
Secondo le valutazione del Ceo Olli-Pekka Kallasvuo, dopo le flessioni incontrollate degli ultimi mesi, il mercato sta cominciando a mostrare segni di stabilizzazione, ma è ancora troppo presto per capire se sia stato davvero toccato il fondo.
Che la situazione del mercato della telefonia mobile sia estremamente delicata lo ha confermato anche il Cfo Rick Simonson, secondo cui il calo di vendite registrato dal gruppo era comunque atteso. Il direttore finanziario ha previsto per il primo semestre un margine operativo del 10% e superiore al 13% nella seconda metà dell’anno.
Nonostante i risultati non troppo brillanti, il titolo Nokia è stato premiato dalla Borsa, guadagnando oltre il 10%.
La società di ricerca In-Stat, invece, non è così ottimista e stima per quest’anno un calo delle vendite del 20,5% rispetto al 2008. trend che proseguirà fino al 2011 a causa della sempre più scarsa propensione degli utenti a sostituire il vecchio telefonino.