Google: risultati oltre le attese ma cautela per il futuro. In vista accordo con Twitter?

di Alessandra Talarico |

Stati Uniti


Google

Un buon primo trimestre, quello di Google, considerando il quadro macroeconomico.

La società di Mountain View ha chiuso i primi tre mesi di quest’anno con un utile netto di 1,4 miliardi di dollari (4,49 dollari ad azione), contro gli 1,3 miliardi, o 4,12 dollari per azione, del primo trimestre 2008.

Le entrate si sono attestate a 5,51 miliardi di dollari, in crescita del 6% rispetto al primo trimestre 2008 ma in calo del 3% rispetto al trimestre precedente, mentre le spese operative sono state di 1,52 miliardi di dollari, pari al 28% dei ricavi, contro gli 1,65 miliardi del quarto trimestre del 2008.

 

I siti della galassia Google hanno prodotto entrate per 3,70 miliardi di dollari, pari al 67% del totale e in crescita annuale del 9%.

I siti partner, attraverso il programma AdSense, hanno invece generato ricavi per 1,64 miliardi, in calo del 3% sia a livello sequenziale che annuale.

 

Nonostante il generale andamento negativo del mercato pubblicitario, il numero complessivo degli accessi a pagamento (paid clicks), che comprende i click relativi alle pubblicità presenti sia sui siti Google che su quelli dei partner, sono aumentati del 17% rispetto allo scorso anno e del 3% sul trimestre precedente.

 

Anche se le entrate non sono certo state robuste, il contesto macroeconomico faceva prevedere ben peggio: Google ha infatti potuto cogliere i frutti del graduale spostamento della pubblicità dalla carta stampata e dalla Tv verso il web, settore, quello dell’advertising online, in cui Google non conosce rivali .

 

Nonostante i risultati – frutto del contenimento delle spese e dei minori costi del lavoro dopo la revisione dei bonus per l’anno in corso – abbiano battuto le attese e abbiano dimostrato “la solidità del business model e il crescente potenziale del web, l’Ad Eric Schimdt ha messo in guardia contro i facili entusiasmi: la situazione economica rimane molto difficile e i consumi continueranno a contrarsi anche nei prossimi mesi, durante i quali le priorità resteranno gli investimenti a lungo termine per sostenere la crescita dei business consolidati e di quelli emergenti.

 

Parlando dei progetti futuri, Schmidt ha dichiarato che sarebbe felice di stringere un accordo con Twitter, dopo aver inizialmente bollato il nuovo fenomeno della rete come “l’email dei poveri”.

“E’ uno strumento di comunicazione estremamente utile”, ha detto Schmidt che sta già pensando a come rendere redditizio il servizio di microblogging che, nato nel 2006, si sta ora imponendo come nuovo fenomeno della comunicazione 2.0.

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