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Passa anche in assemblea dei soci Rai la nomina di Mauro Masi alla direzione generale. Subito dopo si è nuovamente riunito il Cda per la nomina formale.
Continuano intanto in modo serrato le discussioni per decidere i nomi nuovi per reti e testate.
Secondo alcune indiscrezioni di stampa, al Tg1 andrebbe Maurizio Belpietro, al Tg2 Mario Orfeo,
La partita dei dirigenti è stata al centro di un incontro di maggioranza a palazzo Grazioli con Silvio Berlusconi. Il ‘dossier’ resta nelle mani del premier ma ancora aperto perché, a quanto si apprende, avrebbe raccolto tutte le indicazioni prendendosi del tempo per decidere, visti anche gli impegni internazionali che in queste ore lo portano a Londra per il G20.
A restare davvero in stallo al momento sembra solo la questione dei vicedirettori generali.
In corsa sono Antonio Marano (Lega), Gianfranco Comanducci (Pdl), Lorenza Lei. Qui la discussione appare aperta e sicuramente peserà il parere del nuovo direttore generale.
Alla riunione di palazzo Grazioli ha preso parte anche Carlo Rossella, che resta sempre un nome spendibile per i vertici di rete o di Tg, anche se per lui si parla della responsabilità di Rai Fiction magari unificata con Rai Cinema.
In occasione della prima riunione del nuovo Cda Rai, che ha indicato Masi alla direzione generale, il Ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, ha inviato una lettera al Presidente Paolo Garimberti e ai consiglieri. Dopo aver rivolto al nuovo consiglio i migliori auguri di buon lavoro, il Ministro ha affermato: “Una stretta collaborazione strategica con i vertici aziendali costituisce per me una condizione irrinunciabile per una razionale ed efficace gestione delle politiche della comunicazione nel nostro Paese. In questo spirito gli uffici del mio Ministero, il Sottosegretario da me delegato, ed io personalmente, opereremo per valorizzare al massimo l’azienda Rai e le sue professionalità, che costituiscono un patrimonio prezioso per l’Italia, e una parte imprescindibile della cultura e dell’informazione nel nostro Paese”.
“Sarà mia cura – prosegue la lettera di Scajola – invitare al più presto i nuovi responsabili dell’azienda per affrontare direttamente alcune grandi questioni di prospettiva, e per trattare fin d’ora i temi legati al rinnovo del Contratto di servizio, in scadenza a fine anno, e illustrare alcune argomenti prioritari di metodo e di merito – dalla cura per la qualità dei programmi e l’obbiettività dell’informazione alla tutela dei minori, dalla transizione al digitale terrestre alla riduzione dei costi operativi dell’azienda – che il Governo ha già individuato”.
Da direttore generale di Palazzo Chigi a Dg della Rai, passando per una carriera da ‘civil servant’ e da grande comunicatore. Mauro Masi, 56 anni, nato a Civitavecchia, sposato e padre di due figli, si è laureato in giurisprudenza nel 1977 e diplomato, l’anno successivo, alla scuola di direzione aziendale della Bocconi di Milano, in gestione e controllo dell’attività’ bancaria.
Nel
Dal 1988 al
Dal 1995 al
Dal maggio del
Nel maggio 2008, con il ritorno di Berlusconi alla guida del governo, ha assunto l’incarico di segretario generale della presidenza del Consiglio e di direttore del Dipartimento editoria.
E’ estensore della legge che modifica e integra la legge sul diritto d’autore; della nuova legge sull’editoria, di cui è membro del comitato sulla riforma; della legge sui nuovi punti vendita dei prodotti editoriali.