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Le chiacchiere al cellulare danno fastidio al Parlamento indiano. Presto nuove norme per ‘educare’ la gente al rispetto delle buone maniere

India


Le chiacchiere al telefonino sono una passione trasversale, che coglie il manager in giacca e cravatta e le casalinghe più o meno disperate così come i contadini indiani.

Ma se nel mondo occidentale abbiamo ormai fatto l’abitudine (o magari ci siamo rassegnati) al costante chiacchiericcio al cellulare di automobilisti, pedoni, vicini di posto in treno o sul bus, in India è in corso una bagarre in cui è intervenuto anche il Parlamento, che potrebbe presto varare una legge per impedire l’uso del telefonino nei templi e in diversi altri luoghi, di culto o divertimento.

 

La Commissione Petizioni della Rajya Sabha – la Camera alta del Parlamento indiano – ha infatti dato ragione a Gurit Singh, che si era appellato al Consiglio degli Stati per denunciare “l’erosione della cortesia conseguente alla crescente diffusione dei telefonini” e chiedere ai legislatori di intervenire per limitare questo increscioso fenomeno, che potrebbe finire per “distruggere la lunga tradizione indiana di cortesia e buone maniere”.

 

Il Parlamento ha dato ragione a Mr Singh, sottolineando che molti utenti mobili indiani – sono 277 milioni in tutto – “creano fastidio”, dimenticando le regole della civile convivenza e non rinunciando a usarlo neanche durante funerali, matrimoni e via dicendo.

In una nota, la Committee of Petitions spiega: “I telefonini ci fanno perdere la considerazione verso il prossimo”, occorre dunque “educare la popolazione su dove e come usarlo senza dare disturbo agli altri”.

 

Sarebbero allo studio piani per bloccarne la ricezione nelle scuole, nei college e nelle automobili. Il tasso di mortalità legato agli incidenti stradali, infatti, era già altissimo nel subcontinente è peggiorato da quando si è diffusa la malsana abitudine di parlare o inviare messaggi alla guida.

 

Il battagliero Singh avrebbe addirittura proposto il ‘sequestro’ da parte del governo di tutti i telefonini dotati di fotocamera, che dovrebbero essere sostituiti da modelli privi del diabolico occhietto per “preservare la sicurezza delle donne”.

 

Il boom della telefonia mobile nei paesi emergenti è stato salutato da molti osservatori come un’opportunità di sviluppo senza precedenti: è attraverso il telefonino che molti abitanti delle aree più remote del Pianeta hanno conosciuto non solo le comunicazioni in sé, ma anche internet o i servizi bancari.

 

In India, dove ogni mese 10 milioni di persone acquistano per la prima volta un telefonino, il bacino di crescita è tale da rendere il mercato molto allettante per gli operatori, anche se la spesa media mensile pro-capite non supera i 5 dollari.

Il telefonino, dunque, croce e delizia del subcontinente: difficile però credere che una tecnologia sia in grado di rendere le persone più “impazienti e incivili” di quanto non lo siano – in India come in tutto il mondo – per loro stessa natura.

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