Unione Europea
I prezzi per l’accesso internet a banda larga da rete fissa sono diminuiti lo scorso anno rispetto al 2007.
Lo sostiene uno studio condotto per la Commissione europea da Van Dijk Management Consultants, secondo il quale, tuttavia, sussistono ancora differenze significative tra i vari Stati membri in termini di prezzi al dettaglio e di struttura dei costi per l’offerta di prodotti simili.
Lo studio – che suddivide gli abbonamenti in 7 gruppi, in base alla velocità e alla tecnologia utilizzata (DSL, cavo, fibra ottica) – ha analizzato circa 1.800 offerte al dettaglio disponibili ad aprile 2008 da parte di 147 diversi fornitori di servizi Ue e di altri Paesi, utilizzando una metodologia che compensa le differenze tecniche tra i vari profili tariffari.
Risulta così che circa il 23% dei cittadini europei dispone di un abbonamento a banda larga e la gran parte di questi utilizza una connessione superiore ai 2 Mbs.
I prezzi, tra aprile 2007 e aprile 2008 sono diminuiti del 19%, per i pacchetti tra 1 e 2 Mbps, passando da 38,2 euro mensili di aprile 2007 a 31 euro del 2008.
Per le offerte con velocità di download tra 2 e 4 Mbps si è assistito a un calo del 29%, da 52 euro mensili del 2007 a 37 euro lo scorso anno.
Meno significativa la discesa dei prezzi per le connessioni da 4-8 Mbps, che sono scesi del 4% da 48,6 euro a 46,6 euro.
Per il 4% degli europei costretto ancora alla banda stretta (144-512 Kbps) i prezzi sono invece saliti da 28,2 a 30,2 euro.
Si nota inoltre che, anche se i provider hanno facoltà di imporre limiti alla durata o alla quantità di dati in download, circa l’80% delle offerte sono illimitate.
Il rapporto – che fornisce anche informazioni sull’offerta meno costosa disponibile su ognuno dei mercati nazionali – sottolinea però che esiste spesso un divario tra la velocità offerta nei contratti di abbonamento e quella effettiva della connessione, per cui la Commissione si è impegnata a lanciare un nuovo studio per misurare questo gap e far sì che i consumatori ricevano un servizio corrispondente a quanto da loro pagato.
Prima dell’estate, dunque, Bruxelles proporrà una nuova strategia europea per la banda larga, al fine di garantire l’accesso banda larga a tutti i cittadini europei e di assistere la transizione verso le nuove reti ad alta velocità fisse e mobili.
Per il Commissario Viviane Reding, il fatto che gli europei possano usufruire di connessioni più veloci e di prezzi al dettaglio più convenienti significa che si è giunti, nel settore della banda larga, alla “giusta combinazione di concorrenza tra le imprese e regolamentazione”.
“La tendenza è buona”, ha aggiunto la Reding, ma bisogna fare di più per eliminare “le notevoli differenze di prezzo per lo stesso servizio tra i vari Paesi europei”.
Per la primavera verrà pubblicata un’ulteriore analisi relativa ai prezzi di ottobre 2008.