Unione Europea
La fiction americana resta predominante sugli schermi delle Tv europee, anche se registra un leggero calo in questi ultimi anni a vantaggio delle produzioni nazionali. E’ quanto rileva uno Studio reso noto ieri a Strasburgo l’Osservatorio europeo dell’audiovisivo.
L’offerta d’oltreoceano resta maggioritaria nel campo di serial (59,5% dell’offerta), film (55,7%) telefilm (49,3%) e animazione (45,4%), sottolinea in una nota l’Osservatorio europeo dell’audiovisivo, organismo del Consiglio Ue.
Tra tutti i generi, aumenta la quota della fiction europea (39,1% nel 2007, contro il 37,6% del 2006 e 36,1% del 2005), secondo lo Studio che analizza la provenienza delle fiction (serial, telefilm, lunghi e cortometraggi, animazione) trasmessi tra il 2005 e il 2007 da 124 canali in 13 Paesi europei.
L’Osservatorio evidenzia che la proporzione dei programmi extraeuropei scende al 60,9% nel 2007, mentre nel 2006 era del 62,4% e nel 2005 del 63,9%.
Le reti pubbliche Ue trasmettono meno fiction, ma propongono una programmazione più europea rispetto ai competitor privati, dove la fiction straniera occupa ancora una buona parte dei palinsesti ma continua anche a diminuire (76,7% nel 2007 contro il 77,1% del 2006 e 79,2% del 2005).
Lo Studio evidenzia ancora che la quota della fiction nazionale sugli schermi europei è aumentata (15,5% nel 2007 contro il 14% del 2006) a svantaggio della fiction europea non-nazionale (10,1% mentre nel 2006 era del 10,9%).
Resta stabile, secondo l’Osservatorio Ue, la coproduzione intereuropea (4,4% nel 2007 e 4,5% nel 2006), mentre le coproduzioni europee con i paesi terzi è in crescita (9,1% e 8,1% nel 2006).
Istituito nel dicembre 1992, l’Osservatorio europeo dell’audiovisivo è un organismo del Consiglio d’Europa e si propone come obiettivo di raccogliere e diffondere le informazioni relative al mercato dell’audiovisivo dei paesi comunitari.