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Accedere dal cellulare al proprio conto corrente o ad altri servizi bancari, trasferire denaro o effettuare piccoli pagamenti con un sms sono abitudini che si stanno pian piano consolidando sul mercato mobile consumer.
Lo conferma una ricerca Berg Insight, secondo la quale i servizi mobili legati alla sfera finanziaria – mobile banking, mobile payments e money transfer – sono stati utilizzati nel 2008 da 20 milioni di persone, che potrebbero diventare oltre 900 milioni entro il 2014.
Il cellulare si conferma uno strumento su cui sempre più persone fanno affidamento per gestire il denaro o per effettuare piccoli pagamenti o trasferimenti di denaro.
L’offerta di servizi di mobile banking, che permettono agli utenti di accedere ai servizi bancari standard (consultazione dell’estratto conto, pagamento di un bonifico, ricarica del cellulare) cambia comunque in base alle diverse realtà socioeconomiche e alle esigenze da soddisfare: in alcuni mercati – prevalentemente quelli occidentali – il telefonino resta soprattutto “estensione” del banking online, mentre nei mercati in via di sviluppo esso occuperà un posto di primo piano, andando a sopperire alla carenza dei servizi bancari tradizionali, che riguarda oltre tre miliardi di spersone.
In Italia, secondo i dati ABI, sono 5,1 milioni i conti abilitati all’accesso via telefonino, per un totale di 1,1 milioni di conti attivi.
Le operazioni più frequenti sono ricariche telefoniche (1,2 milioni) e bonifici (120 mila), mentre i servizi più diffusi sono la richiesta di informazioni e i cosiddetti servizi di ‘allerta’.
Nei prossimi 5 anni, dice Berg Insight, la maggior parte degli utenti dei servizi di mobile banking (65%) si concentrerà nella regione Asia Pacifico, mentre si assisterà a una forte crescita in quelle regioni in cui la rete bancaria tradizionale non è estesa capillarmente: Africa, America Latina, Medio Oriente.
In Europa e Nord America saranno utilizzati, rispettivamente, da 110 milioni e 80 milioni di persone.
Il mercato dei mobile payments, che si riferisce all’utilizzo del cellulare per effettuare piccoli pagamenti, si è tradizionalmente concentrato sull’acquisto di contenuti via sms, ma ha iniziato pian piano a diversificarsi e ad estendersi a beni e servizi.
Ora, l’accresciuta diffusione dei cellulari in grado di collegarsi a internet e quindi di utilizzare gli stessi metodi di pagamento già ampiamente diffusi sul web, apre nuove importanti opportunità, che sta agli operatori saper cogliere e sfruttare.
Nel prossimo futuro, poi, dovrebbe affermarsi la tecnologia di pagamento contactless NFC (Near Field Communications) che, secondo le proiezioni della società Juniper Research, entro il 2013 dovrebbe essere utilizzata da almeno 700 milioni di persone.
Il mercato dei trasferimenti di denaro via cellulare – spiega infine Berg Insight – ha conosciuto un vero boom negli anni scorsi e continuerà a crescere nei prossimi anni nonostante la crisi economica, trainato dal perdurare di fattori quali le migrazioni, la globalizzazione e, da una prospettiva nazionale, l’urbanizzazione.