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Dopo il maxi di rimbalzo di ieri, prosegue anche oggi il recupero in Borsa per Tiscali, che in mattinata segna un teorico +19,3% a 0,264 euro. Ieri sera la società ha comunicato che le banche si sono rese disponibili alle trattative per rinegoziare il debito finanziario e di aver sospeso i pagamenti sui debiti bancari a lungo termine, inclusi quelli aventi scadenza a marzo.
Le attività di business in Italia e nel Regno Unito procedono “regolarmente” nei confronti sia dei clienti sia dei fornitori.
Tiscali ieri in chiusura è balzata del 47,53% a 0,22 euro, dopo il tonfo del 47% di lunedì, sulle scommesse degli investitori.
Il tonfo era dovuto alla comunicazione di venerdì, quando il Cda del gruppo ha comunicato che a seguito del protrarsi delle negoziazioni con la società britannica di Rupert Murdoch e del mancato raggiungimento di un accordo, per via del deterioramento del contesto di mercato in cui opera anche il potenziale acquirente, ha preso atto della sostanziale impossibilità a procedere nelle suddette trattative.
Il Consiglio ha, quindi, esaminato i principali risultati preliminari del 2008 e la situazione finanziaria del gruppo, valutando la necessità di predisporre un nuovo piano industriale ed un connesso piano finanziario che consentano al gruppo di avviare un processo mirante alla ristrutturazione dell’indebitamento e volto a garantire l’equilibrio finanziario di lungo periodo. In considerazione di ciò la società intende chiedere ai principali istituti finanziatori di concedere un periodo di sospensione dei pagamenti di interessi, quote capitali e dei covenant finanziari.
Tiscali è indebitata per circa 500 milioni di euro nominali con JPMorgan e Intesa Sanpaolo, una quota pari a circa il 30% del medesimo è stato successivamente sindacato a quattro istituzioni finanziarie. Le prossime date di pagamento di interessi sono l’11 e il 13 marzo per un totale di circa 11 milioni di euro. Il Cda, conclude la nota, ha deliberato di posticipare la data di approvazione del progetto di bilancio di esercizio al 27 marzo 2009, al fine di avere maggiore visibilità in merito all’avvio del processo di negoziazione con i finanziatori e “in quella sede verranno sottoposte al consiglio di amministrazione anche le linee guida del Piano Industriale”.
Le pre-chiusure di fine 2008 evidenziano, a livello consolidato e a perimetro costante, ricavi per circa 1 miliardo di euro, in linea con le previsioni, ed un margine operativo lordo per circa 200 milioni di euro, inferiore alle stime di agosto 2008 ma sostanzialmente coerente con il consensus di mercato.