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Il Cda di Telecom Italia Media ha nominato Mauro Nanni amministratore delegato e confermato
Al vicepresidente esecutivo è confermata – oltre alla rappresentanza legale della società e a tutti i poteri, da esercitarsi con firma singola, necessari per compiere gli atti pertinenti all’attività sociale nelle sue diverse esplicazioni, nessuno escluso – la responsabilità relativa al governo complessivo del gruppo.
All’Ad, che si coordinerà con il vicepresidente esecutivo, è attribuita – oltre alla rappresentanza legale della società e a tutti i poteri, da esercitarsi con firma singola, necessari per compiere gli atti pertinenti all’attività sociale nelle sue diverse esplicazioni, nessuno escluso – la responsabilità relativa alla gestione operativa.
Il Cda, infine, tenuto conto delle manifestazioni di interesse ricevute, ha confermato l’intenzione di effettuare un’asta competitiva per la valorizzazione degli asset digitali dell’operatore di rete e a tal fine ha nominato, come advisor finanziario, la Banca d’affari Merryll Lynch.
Stella, in occasione della conference call di presentazione dei risultati 2008 del gruppo, ha fatto sapere che “…Le trattative per il digitale terrestre si sono interrotte da parte della controparte a causa principalmente del deterioramento del mercato”. Peraltro “ci sono stati contatti con segnalazioni di interesse molteplici che ci hanno portato a considerare con notevole attenzione questo ramo di attività”. Sarà, quindi, avviata una gara e “riteniamo di poter anche rimanere parzialmente in questo business” e l’operazione porterà delle “ricadute estremamente positive”.
Il manager ha precisato che “il prezzo che andiamo a chiedere per queste attività, ci permetterà di recuperare il margine che otteniamo dalle attività stesse e sarà un corrispettivo veramente significativo”. Operazioni comparabili, ha spiegato Stella, “hanno portato circa 180-200 mln euro. Noi riteniamo di poterci avvicinare a questi dati”.
Il vicepresidente, parlando poi della possibile cessione di TM News, ha aggiunto che “un esito positivo porterà a deconsolidare un asset non strategico” e “darebbe a TM News una controparte del settore e quindi una possibilità di espandersi in un nuovo gruppo editoriale”.
TI Media ha chiuso il 2008 con un risultato netto negativo di 93,9 milioni di euro a fronte del rosso di 88,1 milioni del
I ricavi consolidati del gruppo sono stati pari a 223,7 milioni di euro e hanno registrato una crescita del 4,2% (214,6 milioni di euro nell’esercizio 2007). Tale incremento è dovuto al contributo della Multimedialità (+12,7 milioni di euro; +40,3%), parzialmente compensato dalla riduzione dei ricavi della TV Free to Air (–6,2 milioni di euro) che hanno risentito del calo della raccolta pubblicitaria, diminuita del 6,8% su La7 e del 12,7% su MTV. Sono cresciuti inoltre del 16,9% i ricavi del Digitale terrestre che hanno raggiunto i 16,6 milioni di euro grazie al maggior affitto di banda digitale dell’Operatore di Rete TiMB.
L’Ebitda è pari a -42,5 milioni di euro, e registra una variazione positiva di 1 milione di euro (+2,3%) rispetto a fine 2007 (-43,5 milioni di euro). Il forte incremento di redditività dei settori Multimedialità e della Tv digitale terrestre, rispettivamente di 7,0 e 3,5 milioni di euro, è stato ridimensionato dal calo di 8,8 milioni di euro di margini della Televisione Free to Air, che sconta 6,9 milioni di euro dovuti alla ristrutturazione organizzativa.
Nell’occasione di presentazione dei dati, Stella ha ribadito che la società non ha necessità di alcun aumento di capitale.
“…Ritengo – ha detto – che quello che ho dichiarato nella passata conference sull’aumento di capitale è più che confermato, riteniamo di non avere bisogno in questo momento di un aumento di capitale, perché i risultati e le operazioni che stiamo attuando ci danno la consapevolezza di non avere ristrettezze di tipo finanziario”.
La raccolta pubblicitaria di gennaio e probabilmente anche quella di febbraio, ha spiegato poi Stella, è in linea con i minimi che
La7, televisione del gruppo TI Media, ha chiuso il 2008 con il massimo storico del 3,1% di share “in un contesto in cui la Tv generalista perde ascolto“. E’ quanto comunica Ti Media nella nota sui risultati annuali del gruppo.
I ricavi de La7, pari a 91,7 milioni di euro, registrano una diminuzione di 5,0 milioni di euro rispetto ai 96,7 milioni di euro dell’esercizio 2007. La riduzione e’ attribuibile ad un calo medio annuo della raccolta pubblicitaria del 6,8%, che si e’ accentuato in particolare nell’ultimo trimestre del 2008 (-18%).
LA7 ha contattato ogni giorno, in media, 12,7 milioni di individui diversi (contro i 12,3 del 2007) e in 60 giornate ha superato il 3,5% di share. Nel complesso del 2008, va sottolineato in primo luogo il risultato del ‘Prime Time’, che supera il 2,8% e cresce dell’11% sul 2007. Nella tarda sera LA7 ha ottenuto infine la sua share più alta, pari al 3,4%.