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Microsoft su caso Ue e crisi economica: ‘Continueremo a investire in ricerca e a collaborare coi servizi Antitrust’

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Se Microsoft non consentirà agli utenti di Windows di scegliere tra diversi navigatori internet (come Firefox di Mozilla o Chrome di Google), invece di fornire assieme al suo sistema operativo solo Internet Explorer, la Commissione Ue potrebbe decidere presto di imporre una nuova multa.

…La Commissione potrebbe ordinare a Microsoft di fornire ai suoi utenti la possibilità di scegliere tra diversi browser da installare su Windows, al posto del solo internet Explorer, che oggi è installato di default”, ha fatto sapere un portavoce dell’esecutivo Ue.

Bruxelles deciderà se procedere o meno contro Microsoft se l’azienda non risponderà in modo soddisfacente entro il 12 marzo alle obiezioni che la Commissione le ha mosso in una lettera inviata lo scorso gennaio.

 

Nella missiva, la Ue spiegava che il colosso informatico ha violato le regole del Trattato Ue – abuso della posizione dominante – per l’integrazione di Explorer in Windows. Sulla base delle prove raccolte nel corso dell’inchiesta Ue, la Commissione considera che la vendita collegata di Explorer con il sistema Windows, che ha per effetto quello di equipaggiare di internet Explorer il 90% dei pc del mondo, lede la concorrenza.

La Commissione si era detta preoccupata perché la onnipresenza di internet Explorer porta i fornitori di contenuti a sviluppare siti web essenzialmente per internet Explorer e questo “…rischia di compromettere la concorrenza e l’innovazione” in materia di fornitura di servizi.

 

La società ha già fatto sapere di stare valutando con attenzione le accuse e che risponderà a tempo debito. Del resto il gruppo ha sempre dato ampia disponibilità alla Ue per tutti i casi che l’hanno vista coinvolta.

Anche questa volta ha, infatti, assicurato che non si tirerà indietro e consentirà che si faccia luce sulla questione. 

In una nota, ha detto di prendere atto delle nuove accuse mosse nei suoi confronti dalla Commissione europea e ha informato “…di voler svolgere la propria attività in conformità con la legge europea”. La società vanta anche il diritto di potersi difendere oralmente davanti agli esperti europei nel settore delle concorrenza.

 

Pronto Google che, pensando di approfittare del momento di debolezza, fa sapere sul proprio blog che cercherà di ottenere il consenso della Ue per presentare argomentazioni nella procedura antitrust.

“…Il mercato dei browser è ancora ampiamente non concorrenziale, e questo frena l’innovazione”, ha spiegato Sundar Pichai, vicepresidente e product manager di Google, precisando come “internet Explorer è legato al sistema operativo dominante di Microsoft, e questo fornisce alla società un vantaggio sleale sugli altri browser”.

 

Microsoft del resto deve fare i conti anche ad altre situazioni preoccupanti. Dovrà affrontare un secondo semestre difficile, come ha sottolineato il Ceo, Steve Ballmer, che ha confermato le previsioni rilasciate in precedenza. Il colosso americano prevede di registrare una flessione di utili e ricavi nel 2009 a causa della recessione economica.

Ballmer ha anche aggiunto che Microsoft intende continuare a investire e che questo rallentamento potrebbe anche rappresentare l’occasione per guadagnare quote di mercato. Il manager ha infine ribadito che il gruppo continua a puntare alle attività di ricerca sul web e che auspica un incontro con il management di Yahoo! per stringere eventuali accordi.

 

“…Temo che l’economia resti debole per un tempo relativamente lungo”, ha detto Ballmer, aggiungendo che nella seconda parte dell’anno le vendite e gli utili di Microsoft saranno inferiori a quelli dello stesso periodo del 2008.

La crisi economica ha colpito Microsoft con particolare intensità rispetto alla concorrenza, soprattutto a causa della sua dipendenza dalle vendite di Pc, che sono molto rallentate nell’ultimo periodo. Altri problemi riguardano il gap della società nella ricerca internet e la minacce alla sua posizione di leader nel mercato dei software per computer e cellulari multimediali. 

 

Yahoo! a questo punto ha una posizione di forza nelle eventuali trattative con Microsoft. Lo dicono gli analisti di Silicon Alley Insider che sottolineano come la posizione di Yahoo! si sia rafforzata grazie alla nomina di un nuovo amministratore delegato. Gli analisti, tuttavia, ribadiscono che l’aver rifiutato in passato l’approccio di Microsoft è stato uno sbaglio colossale per il gruppo.

 

Intanto si è aperta ieri sera l’edizione 2009 del Microsoft Research TechFest, l’appuntamento annuale che permetterà ai suoi visitatori di scoprire le tecnologie destinate a cambiare il modo in cui le persone interagiscono con i computer, a trarre il massimo vantaggio dalla nuova potenza di elaborazione dei processori multicore e a ottimizzare notevolmente il consumo energetico dei datacenter.

 

“Sebbene la riduzione delle spese sia un obiettivo che ultimamente accomuna sempre più business leader, solo coloro i quali continueranno ad investire in innovazione saranno nelle condizioni ideali per ripartire con slancio non appena questo periodo economico difficile volgerà al termine“, ha commentato Umberto Paolucci, Vice President Microsoft Corporation. “Questa è la ragione per la quale Microsoft ha scelto di investire anche quest’anno oltre 8 miliardi di dollari in ricerca e sviluppo”.

 

Giunta all’ottava edizione, la manifestazione dedicata ai centri di ricerca Microsoft Research in tutto il mondo permette a migliaia di dipendenti di conoscere i progetti futuristici realizzati grazie agli investimenti globali dell’azienda per la ricerca pura. Molte delle tecnologie presentate al TechFest verranno integrate nei prodotti Microsoft della prossima generazione. Per un solo giorno, circa 40 tecnologie scelte tra diverse centinaia, sono state visibili al pubblico per offrire un’idea di ciò che renderanno possibile le tecnologie di elaborazione di domani.

 

 

Sono stati illustrati due particolari progetti relativi ai datacenter:

 

* Closed-Loop Control Systems for the Datacenter, un progetto che ha lo scopo di migliorare l’efficienza energetica dei datacenter grazie alla possibilità di mettere in modo selettivo i server inattivi in uno stato di basso consumo senza influire sui tempi di risposta dei servizi;

 

* Low-Power Processors for the Datacenter, un progetto sperimentale che mira a sviluppare un server a partire da processori a bassa potenza e valutarne le prestazioni in alcune attività tipiche dei datacenter, come l’elaborazione di un numero elevato di richieste indipendenti o l’esecuzione di database per un sito Web.

 

Nel corso del TechFest 2009 sono stati mostrati al pubblico altri progetti portati avanti dai laboratori Microsoft di tutto il mondo in decine di aree dell’informatica, tra cui:

 

* Commute UX: Dialog System for In-Car Infotainment, un set di tecnologie vocali che consentono agli automobilisti di interagire con i propri dispositivi e le informazioni in modo semplice e più naturale;

 

* Audio Spatialization and Acoustic Echo Cancellation for Teleconferencing, una tecnologia che rende l’esperienza delle teleconferenze più realistica, particolarmente importante oggi che i budget per i viaggi di lavoro sono sempre più limitati;

 

* Sticky Notes in Augmented Reality, un’indagine sui nuovi modi in cui le persone utilizzano lo spazio fisico circostante per interagire con i media e le informazioni digitali a cui sono più interessate, ovunque si trovino;

 

* Situated Interaction, un progetto che unisce diversi componenti di rilevamento, apprendimento ed elaborazione per creare sistemi interattivi che semplificano le attività quotidiane per rendere possibili servizi come quelli forniti da un assistente personale e un receptionist;

 

* Social Media and Learning Theory, uno studio che esamina i comportamenti online e aiuta a modellare le interazioni sociali per consentire alle persone di trarre il massimo vantaggio dai propri network.

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