Unione Europea
Due anni fa la Commissione europea aveva riservato il numero verde “116000” alla segnalazione dei minori scomparsi in tutto il territorio dell’UE e aveva esortato gli Stati membri a introdurlo e renderlo operativo.
Lo scorso anno il numero ‘116000’ era in funzione soltanto in Ungheria, ma dopo ripetuti solleciti della Commissione, tutti gli Stati membri dell’UE hanno a quest’oggi reso pubblicamente disponibile il numero ai fornitori di servizi hotline.
Lo scorso anno il numero era stato assegnato ai fornitori di servizi in sette Stati membri, quest’anno è stato assegnato in altri nove Stati. Il “116000” è ora in servizio in cinque paesi (Grecia, Ungheria, Paesi Bassi, Portogallo e Romania) e si prevede che entri in funzione in tempi rapidi in altri due paesi (Belgio e Slovacchia). La Commissione, dopo aver fatto riservare a tutti gli Stati dell’UE il numero ‘116000’ — come prescrive la normativa europea — sollecita ancora una volta gli Stati membri a fornire supporto e orientamento ai candidati operatori del numero di emergenza “116000” per far sì che genitori e minori possano chiamare da qualsiasi punto del territorio europeo il numero “116000” in caso di necessità.
“Il numero verde 116000 per la segnalazione dei minori scomparsi è in funzione in Grecia, Ungheria, Olanda, Portogallo e Romania e questa è una bellissima notizia. Tuttavia mi sarei aspettata che questa iniziativa venisse accolta con maggiore convinzione dagli altri Stati membri. L’autocompiacimento è assolutamente fuori luogo quando si tratta della sicurezza dei nostri figli”, ha dichiarato Viviane Reding.
“Esorto gli Stati membri a assumersi le loro responsabilità e a informare i fornitori di servizi della disponibilità dei numeri che cominciano con le cifre 116, in modo da poter rapidamente mettere in funzione i numeri verdi per le chiamate urgenti in tutta l’Unione europea. Al di là del puro e semplice dettato normativo — che io continuerò a far osservare risolutamente — c’è anche un evidente obbligo morale nei confronti dei genitori e dei minori in Europa”.
Attualmente la linea verde ‘116000’ riservata ai minori è in funzione in cinque Stati membri (Grecia, Ungheria, Paesi Bassi, Portogallo e Romania). In questi paesi il numero è stato assegnato ai fornitori di servizi che devono essere in grado di trattare in modo adeguato e gratuito le chiamate che ricevono, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 su tutto il territorio nazionale. In Ungheria, sin dall’introduzione del ‘116000’, sono state registrate ogni mese circa 40 000 chiamate; di queste, 6-7 000 vengono trattate ogni mese dalla hotline ungherese, Kék Vonal.
L’anno scorso il numero ‘116000’ ha dimostrato la sua utilità anche in una vicenda che ha visto il rapimento di minori con implicazioni transfrontaliere. In Belgio un padre ha tenuto nascoste per nove mesi e mezzo le sue tre figlie di 7, 10 e 14 anni in un ambiente pericoloso e degradato. Nel settembre 2008, a seguito di una richiesta proveniente dai numeri verdi per i minori scomparsi belga e portoghese, il canale portoghese RTP-TV nel telegiornale della sera ha aperto con un appello a fornire informazioni sulle tre minori scomparse e ha chiuso trasmettendo il numero “116000” a tutto schermo. Qualche minuto dopo la trasmissione il caso era già risolto. L’introduzione del numero “116000” in tutto il territorio europeo agevolerebbe le campagne di ricerca e la cooperazione internazionale e le renderebbe certamente più incisive. I numeri verdi potrebbero operare in modo più coordinato nel risolvere il problema dei minori rapiti e portati in un altro Stato.
L’introduzione degli altri due numeri: il 116111 (chiamata di assistenza per i minori) e il 116123 (sostegno psicologico) già riservate nell’ottobre 2007 sta procedendo in modo soddisfacente.
Sedici Stati membri (Bulgaria, Repubblica ceca, Germania, Danimarca, Estonia, Grecia, Finlandia, Ungheria, Irlanda, Lituania, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Svezia e Slovacchia) hanno già assegnato il numero “116111”, mentre dieci Stati l’hanno fatto l’anno scorso. L’assegnazione del numero procede in due paesi (Cipro e Spagna). Mentre l’anno scorso il “116111” era in funzione soltanto in Ungheria, esso è ora in funzione in nove Stati membri (Repubblica ceca, Germania, Danimarca, Estonia, Ungheria, Polonia, Portogallo, Romania e Slovacchia) e sarà presto in funzione in cinque altri Stati (Grecia, Finlandia, Irlanda, Lettonia e Svezia).
Il numero “116123” (assistenza psicologica) è stato assegnato ad operatori di linee verdi in sette Stati membri (Austria, Germania, Finlandia, Irlanda, Paesi Bassi, Svezia e Slovenia). L’assegnazione del numero è in corso a Cipro. Il numero “116123” è già in funzione in Austria e sarà presto in funzione in tre altri paesi (Germania, Svezia e Slovenia).
Da un rapporto della Commissione del luglio 2008 sullo stato di avanzamento dell’iniziativa emerge che gli Stati membri non avevano fino a quel momento compiuto grandi sforzi per pubblicizzare la disponibilità dei numeri, ritardandone così l’entrata in funzione. In particolare, gli Stati membri possono fare di più fornendo ai potenziali prestatori dei servizi — che in genere non sono esperti in materia di telecomunicazioni — orientamenti su come viene assegnato un numero e fornendo loro un punto di contatto unico presso un ministero o un regolatore nazionale.
Nel luglio 2006 la Commissione europea ha proposto di riservare un numero telefonico comune per segnalare la scomparsa di minori (116000) e un altro per le richieste di aiuto dei minori (116111). La proposta faceva seguito all’adozione della strategia dell’UE sui diritti dei minori. Il 15 febbraio 2007 e il 30 ottobre 2007, rispettivamente, la Commissione ha deciso di riservare il “116000” e il “116111” in tutti gli Stati membri. Questa decisione obbliga i paesi dell’UE a rendere pubblicamente disponibili i “numeri 116” ma non impone loro di assegnare i numeri a un determinato servitore di servizi né di assicurare la fornitura dei servizi stessi.