Mobile World Congress: l’industria affronta l’anno più nero della sua storia. Focus su smartphone e tecnologie ‘green’

di Alessandra Talarico |

Europa


Mobile World Congress

Apre oggi i battenti il Mobile World Congress di Barcellona, la kermesse che riunirà i maggiori protagonisti dell’industria mobile, chiamati ad affrontare quest’anno il momento forse fra i più neri dalla nascita dell’industria mobile.

 

Dopo anni di crescita ininterrotta e a due cifre, infatti, il 2009 si preannuncia come un anno molto ‘impegnativo’ per produttori di dispositivi e operatori.

Strategy Analytics prevede che quest’anno saranno venduti circa 1,08 miliardi di cellulari: lo scorso anno ne sono stati venduti 1,18 miliardi.

Il dato acquista senso se si pensa che soltanto nel 2001 l’industria ha subito un calo delle vendite del 6% ed è stato l’unico anno in cui il settore ha conosciuto una simile inversione di tendenza dalla nascita dell’industria mobile, nel 1983.

I segnali emersi nell’ultimo trimestre dello scorso anno, del resto, lasciano poco spazio ai dubbi: i maggiori costruttori, incluso il numero uno Nokia, hanno chiuso col segno meno e l’industria nel suo complesso ha perso il 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

 

La perdurante incertezza economica indurrà insomma molte persone, e anche molte aziende, a rinunciare all’acquisto di cellulari e altre apparecchiature elettroniche e il 2009 dovrebbe chiudersi con una crescita tra l’1% e il 4%.

 

Il Mobile World Congress di quest’anno non potrà dunque fare a meno di prendere in considerazione questo stato di cose.

Per far fronte alla crisi, l’industria punta su internet mobile (leggi: Banda larga mobile: saranno 148 mln le connessioni fra 5 anni. Studio Analysys Mason).

Si moltiplicano i lanci di nuovi ‘smartphone‘, i cellulari che consentono di accedere a internet, poiché su un mercato in declino questo sembra l’unico segmento in crescita (leggi: Tlc e crisi: il successo degli smartphone aiuterà il settore mobile, ma l’industria dovrà puntare sulla differenziazione dei servizi)

Secondo Credit Suisse, gli smartphone hanno rappresentato lo scorso anno il 12% delle vendite globali in termini di volume e il 30% in termini di valore. Per il prossimo anno, la Banca prevede che i telefonini intelligenti rappresenteranno il 20% del mercato in volume a la metà in termini di fatturato.

 

Ecco dunque che i grandi nomi dell’industria – Nokia, Samsung ed LG – presenteranno a Barcellona nuovi modelli per sfidare la crisi, ma la supremazia dei produttori tradizionali sarà messa a dura prova dall’ingresso nel settore di new entrant di un certo peso: dopo Apple con l’iPhone e Google col G1, anche Asus e Acer cercheranno di fare breccia nel settore – presenteranno i loro prodotti proprio al Mobile World Congress – seguiti probabilmente anche da Dell.

Microsoft, che certo non se ne sta a guardare (leggi: Microsoft: nuovi servizi e programmi per la telefonia mobile. Pronta l’offensiva ad Apple e Google), presenterà a Barcellona la nuova versione del proprio sistema operativo mobile, Windows Mobile 6.5.

 

Uno dei grandi temi del salone di Barcellona riguarderà l’accesso ai servizi multimediali dal telefonino e la fidelizzazione dei clienti.

 

“I cellulari diventano uno strumento per commercializzare contenuti e servizi. Il controllo dell’accesso ai contenuti diventa quindi un fattore essenziale”, ha spiegato l’analista Forrester Thomas Husson.

 

In questo campo Apple ha fatto da battistrada con il lancio, lo scorso agosto, del suo AppStore, un negozio online che permette, con un semplice tocco sullo schermo, di scaricare applicazioni ideate per il dispositivo: ne sono state già sviluppate oltre 15 mila e ne sono state scaricate 500 milioni in sei mesi.

Una vera manna per la società (a cui gli sviluppatori versano il 30% del prezzo) e un mezzo per fidelizzare i consumatori.

 

Per gli analisti, il successo di Apple dimostra che la semplicità d’utilizzo e un nuovo modello economico di distribuzione dei contenuti possono rivoluzionare l’uso dei servizi e delle applicazioni mobili.

 

Anche Nokia, col suo portale Ovi, cerca di affermarsi nel settore dei contenuti e dei servizi mobili e dovrebbe presentare a Barcellona il proprio negozio virtuale.

 

Il Mobile World Congress 2009 sarà dunque caratterizzato dal dibattito relativo alla recessione e ai metodi per uscire dalla crisi nel migliore dei modi: grande focus sarà riservato, in particolare, alle tecnologie ‘green’, cioè eco-compatibili.

 

Alla kermesse sono attese 1.300 imprese ( 100 in più della scorsa edizione) e 60 mila operatori dei settori tlc, internet e informatico da Microsoft a Vodafone, da Nokia a Skype, da Alcatel-Lucent a Telecom Italia, Telefonica, Yahoo e MySpace.

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