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Anche l’operatore spagnolo Telefonica sosterrà la LiMo Foundation , un consorzio di imprese che punta alla creazione di un sistema operativo mobile aperto basato su Linux.
La fondazione si è arricchita ieri anche del sostegno di altri 5 big del settore: Vodafone, Orange, NTT DoCoMo, SK Telecom e Verizon Wireless, che vanno ad aggiungersi ad altri player di grande spessore già membri del ‘club’, KTF, SFR, Softbank Mobile Corp., Swisscom, e Telecom Italia.
Il supporto dei maggiori operatori mondiali a un sistema operativo aperto è un segno del fatto che la telefonia mobile – un settore colpito anch’esso inevitabilmente dalla crisi economica – sta tentando tutte le strade percorribili per assicurarsi un futuro in crescita.
Se infatti molti big puntano su sistemi proprietari – come Symbian (Nokia) o Windows Mobile (Microsoft) – una larga fetta dell’industria vuole dare un’opportunità di sviluppo a un sistema aperto, che ha trovato l’appoggio anche di Google, che ha basato la propria piattaforma Android proprio su Linux.
“La natura collaborativa del processo di sviluppo della piattaforma LiMo e la grande possibilità di personalizzazione che la caratterizza, ha attratto molti operatori, desiderosi di realizzare le proprie strategie in maniera flessibile e riducendo la complessità della propria gamma di prodotti, abbassando i costi dei terminali e consentendo più rapida diffusione di applicazioni e servizi innovativi di terze parti”, spiega la Fondazione in una nota.
L’obiettivo della LiMo Foundation è infatti quello di creare una piattaforma aperta, basata su Linux e appoggiata dall’intera industria, per produrre dispositivi mobili attraverso un processo di contribuzione “equilibrato e trasparente”, che consenta di creare un ecosistema ricco di prodotti applicazioni e servizi differenziati forniti da produttori, operatori, editori indipendenti di software e integratori di sistema.
E l’interesse di questi nuovi sei player dimostra chiaramente – ha sottolineato Morgan Gillis, executive director della LiMo Foundation – che “la piattaforma è in grado di fornire un codice di base efficiente, coeso e flessibile che può essere ottimizzato per soddisfare i requisiti tecnici richiesti dal mercato”.
“Si tratta – ha aggiunto – anche di una grande opportunità per i produttori di apparecchiature e gli sviluppatori di creare dispositivi e applicazioni in grado di accontentare le esigenze dei maggiori operatori”.
Attualmente, sono 33 i dispositivi commerciali certificati dalla fondazione, inclusi 10 modelli che verranno presentati al Mobile World Congress di Barcellona da Nec e Panasonic e nuovi prototipi di LG e samsung.
Secondo l’analista Informa Malik Kamal-Saadi, inoltre, il fatto che “sempre più player stiano saltando sul treno dell’open source dimostra che la coesione dell’industria intorno a Linux mobile sta registrando uno slancio tutto nuovo che porterà allo sviluppo di cellulari di nuova generazione e di applicazioni innovative in grado di fornire ai consumatori una vera e propria esperienza web mobile personale”.
Il mercato delle piattaforme software per la telefonia mobile è guidato attualmente dal sistema operativo Symbian, che però ha perso molto terreno rispetto allo scorso anno, a causa dell’ingresso nel settore di attori come Apple col suo iPhone e RIM col BlackBerry.
Il sistema operativo Linux non ha ancora guadagnato molti consensi in ambito mobile, ma il suo ruolo è destinato a cambiare grazie anche all’intenzione di google di utilizzarlo per la piattaforma Android.