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Lo stallo della Rai che ha un vertice scaduto dal giugno scorso?
“…E’ un problema della politica” per il direttore generale di Viale Mazzini Claudio Cappon. “…Noi siamo l’azienda, il problema non è nostro semmai della politica. Attendiamo gli eventi”.
Il Consiglio di amministrazione della Rai ha approvato ieri all’unanimità le previsioni di budget 2009, proposte dal direttore generale.
La Rai chiuderà il 2008 con una perdita inferiore alle ultime previsioni che erano di circa 30 milioni di rosso, mentre per il 2009 il budget previsionale ipotizza una perdita da 29 milioni.
Un documento, ha detto Cappon, “…che è rigido negli obiettivi ma in grado di consentire la navigazione a vista”.
“…Grazie alle misure di gestione assunte da settembre ad oggi – ha sottolineato il Dg – confido che il consuntivo 2008 sarà sensibilmente migliore rispetto alle nostre ultime previsioni, che stimavano perdite per circa 30 milioni”.
Quanto al budget 2009, Cattaneo ha aggiunto che “…contempla un fatturato di gruppo che dovrebbe mantenersi stabile attorno ai 3,2 miliardi di euro, alla luce del calo della raccolta pubblicitaria di circa il 4% ma anche dell’aumento del canone”.
Confermati i risparmi da “…poco più di 100 milioni, con un sistema di incentivi per il management legato esclusivamente al contenimento dei costi. Anche sui singoli progetti abbiamo posto obiettivi ben precisi: per il Festival di Sanremo, per esempio, abbiamo indicato una precisa riduzione dei costi, che Raiuno sta rispettando”.
“…Si tratta di un intervento rigoroso: ci siamo attrezzati – ha commentato – per muoverci in una situazione di crisi di cui non conosciamo la dimensione, l’intensità e la durata. La nostra preoccupazione è stata quella di costruire uno strumento aperto, che consentirà alle strutture aggiornamenti trimestrali in linea con l’evoluzione della situazione. In questo modo l’azienda sarà in grado di adottare scelte flessibili”.
La previsione di 29 milioni di perdita rappresenterebbe “…solo l’1% del fatturato – ha precisato – ma molto dipenderà dall’andamento della raccolta pubblicitaria: al momento anche la Sipra non ha previsioni che vadano oltre febbraio”.
Il Cda della Rai ha anche affrontato la questione dello sviluppo del digitale terrestre alla luce dell’ultima Conferenza di Dgtvi.
Ha ascoltato la relazione di Cappon che ha riguardato anche la novità di una piattaforma satellitare congiunta tra Rai, Mediaset e Telecom Italia Media.
“…La piattaforma satellitare va avanti – ha informato Cappon – e sarà operativa a giugno. Per quanto riguarda il rapporto con Sky a giugno scade il contratto per i canali di Raisat: la trattativa per il rinnovo non si è ancora aperta, ma stiamo lavorando per creare tutte le condizioni che consentano all’azienda di negoziare al meglio con Sky. In sintesi, massima facoltà negoziale alla Rai e mani libere su tutte le scelte, che toccheranno al prossimo vertice”.
Lunedì scorso, intervenendo alla presentazione dei palinsesti primaverili organizzata dalla Sipra, il Dg ha spiegato che la televisione generalista resta il fulcro dell’offerta Rai.
Il 2008 – ha detto – è stato un anno in cui la Rai ha confermato i suoi ascolti, “l’emorragia di telespettatori non l’ha toccata, siamo tornati alla leadership che non avevamo dal 2001″. E per il 2009, a fronte di una crisi economica internazionale profonda “che impatta su noi e sugli inserzionisti e di non sappiamo intensità e durata, per la Rai significherà nuove sfide. La crisi non solo come momento di difficoltà ma come occasione di cambiamento di fronte a scenari diversi della televisione e a nuove piattaforme come il satellite, il digitale terrestre, il web, la Rai digitale”.
La crisi “spingerà la Rai ad affrontare le novità con più decisione e rapidità. Avevamo già individuato il digitale terrestre e il web come punti di forza significativi e non ci siamo sbagliati. Ma la televisione generalista rimane quella da cui discenderà ancora un’offerta forte. Abbiamo spazi e competenze”. Cappon ha aggiunto “possiamo guardare con orgoglio alle scelte fatte e raccogliamo i primi risultati. Ci impegneremo ancora quotidianamente e il nostro obiettivo è restare il più grande servizio pubblico europeo, primato che ci viene riconosciuto più all’estero che in Italia stessa“.
Nell’occasione, il direttore generale ha annunciato la progettazione di nuovi canali, tra cui ‘Rai Storia’ che sarà curato da Giovanni Minoli. Rivolgendosi quindi ancora agli inserzionisti, “…il successo della Rai sarà il successo degli investitori. Strada difficile davanti ma anche la consapevolezza di compiere gli sforzi giusti”.