Il Real Show sbarca su Facebook. G. Iafelice: ‘Sono curiosa di contare gli amici virtuali e reali. La comunicazione è cambiata’

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Gabriella Iafelice

Pubblichiamo di seguito l’articolo di Gabriella Iafelice, che ci è pervenuto attraverso KEY4BIZ & YOU, il gruppo di Key4biz su Facebook.

 

Si dice, che la tecnologia avvicini di più tutti, ma nel mio caso mi allontana di più da tutti.

Sono sempre stata una buona amica di penna, ma mi sono scoperta una cattiva amica di mouse. Sfortunatamente, ho anche un odio incondizionato per gli sms.

Penserete voi, ecco un’imbranata tecnologica. E invece lavoro molto con il computer, leggo i quotidiani online e costantemente navigo in internet.

Il cellulare invece, confesso, per me è alla stregua di un elettrodomestico.

Eppure prima di queste tecnologie moderne, non me la cavavo male, rispondevo sempre alle lettere e cartoline anche ai telegrammi al telefono di casa e persino al citofono, neanche infastidita da quelli della pubblicità in cassetta.

Ma ora, mi chiedo, sono diventata più bella e più buona negli ultimi anni? Come mai prima mi cercavano poco e in pochi, e ora mi cercano in tanti e ovunque?

 

Non rispondi, non chiami, non scrivi, le consuete accuse rivoltemi.

 

Da quando poi mi sono trasferita a vivere a Londra tutte le lamentele sono raddoppiate, non ci vediamo quindi ci dobbiamo sentire di più, chiosano gli amici. Comunque mossa dalla nostalgia, stavo cavandomela abbastanza bene nel mantenere i miei contatti, fino a quando non mi sono scontrata con la super educazione inglese.

Ho scoperto che non è un luogo comune: gli inglesi sono veramente gentili, però più loro sono cortesi con me, più io mi sento inadeguata. Non riesco a ricambiare la loro costante gentilezza.

Se ti mandano un sms, e tu rispondi, loro ti rinviano un altro sms per dirti, grazie, e si aspetterebbero anche un prego. Inoltre il popolo britannico è bigliettino-dipendente, ne esiste uno per ogni occasione ma anche per ogni momento della vita: grazie, pensando a te, guarisci presto, scusa, auguri per il nuovo lavoro, mi dispiace che vai via. Cambiano casa, e ti inviano un bigliettino con il nuovo indirizzo, se non riesci a incontrarli a Natale per scambiarti gli auguri, ti spediscono il pacco regalo a casa, idem se non possono venire ad un compleanno. Ovviamente, ora devo rispondere anche ai bigliettini dei miei figli. Christian 20 mesi, 25 cartoline ricevute per Natale , David 4 anni, 30 cartoline. Bombardata su tutti i fronti di comunicazione, tradizionale e moderna, ho reagito ignorando ogni scambio di comunicazione, e per par conditio con tutti, italiani e inglesi.

Poi un giorno, scopro Facebook.

E, apparentemente, non cambia niente.

Mi iscrivo inserisco solo la foto del profilo, network londinese, amici prevalentemente inglesi che alla fine ho più occasione di vedere dal vivo che sul social network.

 

Ma poi un giorno, sbarca il popolo italiano su Facebook e cambia tutto. Intravedo un modo più avvincente, per mantenere i contatti con i cari amici italiani e per comunicare con quelli inglesi senza dover mandare molteplici sms o eMail.

Decido quindi di stare al gioco, accetto un bel po’ di richieste di amicizie britanniche, che avevo ignorato precedentemente, aggiungo qualche foto. Inoltre fresca d’incoronazione dal Concorso di Miss Mamma italiana decido di pubblicizzare gli scatti della vittoria con la mia bella fascia.

Iniziano a piovere richieste di amicizia, come per molti immagino del resto, ma la principessa sul pisello – ora però le accetta e subito.

 

L’effettivo cambiamento è arrivato quando ho deciso di iscrivermi al 1° Real Show online di Facebook.

Un gioco con la stessa struttura del modello Tv di reality, che prevede concorrenti, opinionisti e votazioni del pubblico, con conseguenti esclusioni per i partecipanti meno votati.

Ma questa è una sfida virtuale, combattuta con articoli o video su tematiche sociali e culturali. Sono attratta da tutte le novità e mi piace mettermi in gioco, soprattutto in questo momento della mia vita, è come se cercassi delle scuse, tutte italiane, per mantenere un legame con la mia terra.

 

E questo Real Show, mi sembrava una perfetta occasione da cogliere. Inaspettatamente, Janet Pitarresi, la giovane e intraprendente ideatrice di questa gara, mi ha scelta per esser una dei 20 concorrenti.

Svolgendosi la competizione sulla piattaforma di Facebook, ho deciso di mettere appunto solo la mia faccia per i miei interventi settimanali. Nessun montaggio, grafica, musica per supportare i miei monologhi. Riprese di mio marito, audio incerto, location casalinga (con il rischio di incursione dei figli). Insomma tutti gli ingredienti giusti per un gioco, altrimenti diventerebbe un lavoro. Soprattutto per me che ero abituata a lavorare in televisione.

 

Ma altro che gioco, mentre io mi travesto da Miss o da aliena virtuale, per incorniciare i miei video, orfani di una minima post produzione, gli opinionisti per caso (gli iscritti al gruppo) lasciano giudizi d’autore. Ovviamente il maggior insuccesso, come nella vita del resto, lo riscuoto con le donne, ma fortunatamente mi hanno somministrato simpatici veleni, che vanno dal farle annoiare talmente tanto da indurle al sonno, al sottile insulto, secondo loro, chiamandomi velina.

 

Vedendo ciò, per non annegare alla prima fase del gioco, ho pensato di andarmi a cercare maggior sostegno sul socialnetwork, ma inoltrare semplici richieste di amicizia mi ha creato, un reale imbarazzo.

Eppure nella vita reale sono una che si ferma a chiacchierare per strada con la vecchietta di turno, o discuto con un qualsiasi vigile urbano, ad es. sulla necessità di un maggior rispetto della legge sulle strisce pedonali (in Italia), o chiedo costantemente informazioni ai passanti per indirizzi di strade, anche per semplice pigrizia di fermarmi a ricordare.

Insomma non sono certo timida e riservata con gli estranei.

Forse arrossisco, perché ancora non mi convince questo finto incontrarsi sul web. Ma, magari, riceverò alcune sorprese, ad esempio, legate alla mia gara: ho lanciato una provocazione ai miei amici presenti su facebook inviandogli una schietta domanda:- riceverò più voti dagli amici reali o virtuali?

Con mio stupore fino a ora noto, se non ancora un maggior supporto, senz’altro un maggior entusiasmo delle nuove conoscenze in rete nel sostenermi, in questa avventura di Real Show.

Non so per quanto durerà questo corrispondenza di amorosi sensi per Facebook, forse il tempo di un reality o il tempo di una vita.

Meglio restare in attesa di nuove innovazioni del web.

 

Per partecipare al Real Show vai a

http://www.realshowonline.it

 

Consulta il profilo Who is Who di Gabriella Iafelice

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