Italia
L’attenzione dei mercati è oggi rivolta a Telecom Italia Media, dopo le dichiarazioni di Franco Bernabè che ieri ha smentito le voci di un’imminente cessione di La7 al magnate dei media – proprietario della payTv Sky – Rupert Murdoch.
“…Le cose si stanno mettendo bene” per Telecom Italia compatibilmente con la crisi economica internazionale, ha detto l’amministratore delegato della società, rispondendo a una domanda sui grandi gruppi nazionali nel corso di una tavola rotonda alla IV Conferenza nazionale sulla Tv digitale terrestre di DGTVi. “…Stiamo vivendo – ha aggiunto- un periodo di grande recupero e rilancio”.
E ancora, “…La7 ha un patrimonio di competenze che ci consente di dialogare meglio con gli altri operatori, capiamo meglio il mondo della Tv. E’ uno strumento utile, ci dà un valore aggiunto e lo vogliamo mantenere”.
Bernabè ha riconosciuto che Telecom “…ha da sempre un rapporto di amore-odio nei confronti della Tv” e ha ammesso: “…non abbiamo la vocazione del broadcaster”.
“Abbiamo avuto la piattaforma satellitare, poi siamo usciti, ora abbiamo una Tv che abbiamo ereditato e che gestiamo ma con cui non abbiamo intenzione di fare concorrenza” né di realizzare quello che una volta veniva chiamato “il terzo polo televisivo”.
“…Noi – ha spiegato – vogliamo essere grandi fornitori di piattaforme tecnologiche e quindi di Iptv, che è il futuro della televisione”.
Telecom Italia considera “…la Tv digitale come una fase transitoria di un processo tecnologico più ampio, che si sta evolvendo”, perché “…l’Iptv è il futuro della televisione, che Telecom Italia sta sperimentando con Alice Tv”.
Per questo l’Ad auspica una maggiore attenzione “…da parte dei broadcaster per la piattaforma Iptv , perché i servizi che può offrire sono molto più rispetto a quelli della Tv digitale”.
Ha, quindi, informato che la vocazione del gruppo tlc è di “avere una piattaforma aperta a tutti” e in questo senso si aspetta maggiore attenzione da parte dei operatori televisivi.
Oggi l’Iptv, ha aggiunto, “…è disponibile per 6 milioni di persone e nel nostro piano metteremo a disposizione la banda larga e ultralarga a una quota crescente di pubblico: quindi mi attendo un rapporto con i broadcaster che consenta di concepire questa piattaforma non come alternativa ma che integri le altre perché consente di fornire una serie di servizi molto più ricca che quella del digitale terrestre”.
Quindi è la tecnologia il futuro di Telecom Italia: gestire La7 “…è una cosa – ha ribadito Bernabé – per cui non abbiamo vocazione, come non abbiamo vocazione per fare il terzo polo televisivo“.