Vigilanza Rai: dopo l’ok delle Giunte si procede a scioglimento e rinnovo della Commissione. Di Pietro, ‘Soluzione peggiore del male’

di Raffaella Natale |

Italia


Renato Schifani e Gianfranco Fini

L’esperienza di Riccardo Villari in Vigilanza volge al termine. Stamani il Presidente del Senato, Renato Schifani, e il Presidente della Camera, Gianfranco Fini hanno preso atto dei pareri delle Giunte per il Regolamento dei rispettivi rami del Parlamento e si sono detti pronti a sciogliere a breve la controversa Commissione.

“I Presidenti delle Camere procederanno ai conseguenti adempimenti”, si legge in una nota congiunta della Presidenza di Camera e Senato, al termine delle riunioni delle Giunte.

“Preso atto dell’esito infruttuoso di tutti i tentativi posti in essere per giungere a una soluzione politica della vicenda, i presidenti delle Camere hanno sottoposto oggi alle due Giunte per il Regolamento la situazione, straordinaria ed eccezionale, determinatasi nella Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, a seguito delle dimissioni di 37 dei 40 componenti e della dichiarazione dei Capigruppo di non voler procedere alla designazione di altri parlamentari in sostituzione dei dimissionari, Commissione che pertanto si trova nella evidente impossibilità di svolgere le rilevanti funzioni che l’ordinamento le assegna”.

 

Le Giunte hanno deliberato due pareri di analogo contenuto, con i quali riconoscono esclusivamente ai Presidenti delle Camere, d’intesa fra loro, al fine di garantire le condizioni di funzionamento della Commissione di Vigilanza, il potere di procedere al rinnovo integrale di tale organo, da esercitare tempestivamente, attraverso la revoca di tutti i suoi componenti, la nomina dei nuovi membri e la ricostituzione della Commissione stessa.

“Ciò stante la accertata, permanente e irreversibile impossibilità della Commissione stessa – titolare di competenze essenziali nell’ordinamento e di una funzione di garanzia costituzionalmente fondata e riconosciuta dalla giurisprudenza della Corte costituzionale – di svolgere le proprie funzioni. I Presidenti delle Camere procederanno ai conseguenti adempimenti”.

 

La soluzione dello scioglimento della Commissione Vigilanza Rai da parte dei presidenti delle Camere è peggiore del male. Lo sostiene il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, commentando i pareri votati dalle Giunte.

“Villari non è stato eletto dai marziani – ha detto sarcastico l’ex pm – ma da questo Parlamento che in modo immorale e illegittimo ha escluso l’Idv dalla presidenza della Vigilanza e ora che non gli va bene Villari vogliono buttarlo a mare”.

Secondo Di Pietro, Villari “…deve dimettersi, ma deve essere una sua decisione, una soluzione politica insomma. Non si può invece violare una legge costituzionale per rimediare ad una coltellata politica. La soluzione scelta è peggiore del male”.

 

Leoluca Orlando ha commentato: “…Quella della Commissione di Vigilanza Rai è una storia esemplare di corruzione politica e di eversione istituzionale”.

 

Accusando di incostituzionalità il parere delle Giunte del Regolamento di Camera e Senato favorevole allo scioglimento della Vigilanza “…Antonio Di Pietro ha gettato la maschera: insomma, alla fine della fiera, si può dire che il caso Villari sia stato il risultato delle scelte fin dal primo giorno fatte da Antonio Di Pietro al quale importava niente della candidatura di Leoluca Orlando. E’ una conferma del principio dell’eterogenesi dei fini”. Lo ha detto il presidente della Commissione Affari costituzionali del Senato, Carlo Vizzini.

 

Per Gaetano Quagliariello, capogruppo Pdl, la palla passa adesso ai presidenti di Camera e Senato, “…Noi abbiamo preso atto che lo stallo comprometteva sia l’istituzione che l’azienda. Per ragioni politiche, non riteniamo che il Cda della Rai possa essere nominato solo dalla maggioranza, mentre per l’elezione del presidente ci vuole comunque la maggioranza qualificata. Lo stallo andava rimosso”.

 

Anna Finocchiaro, presidente dei senatori Pd, ha ricordato che il parere approvato indica, per quanto riguarda i tempi, la necessità di intervenire “tempestivamente” per il rinnovo dell’organo, che a norma di Regolamento, deve essere in grado di funzionare.

Per Gianpiero D’Alia, capogruppo Udc, “ora i presidenti delle Camere assicureranno la funzionalità dell’organismo di garanzia che a sua volta dovrà garantire un’informazione corretta. Finalmente, si conclude lo stato di paralisi dell’organismo”.

 

Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra, ha sottolineato: “Quanta percentuale di sbarramento per le Europee c’è dietro l’incredibile decisione adottata per spodestare il presidente della Commissione che avevano eletto? Il favore al Pd su Villari farà incassare una legge liberticida al Pdl. La Rai oscura le posizioni libere e non rappresentate in Parlamento, non per mancanza di voti ma a causa di una legge-porcata e ora le Camere provvederanno a tentare di eliminarle definitivamente. Sabato, a Napoli, manifesteremo tutto il nostro disprezzo contro una politica di casta”.

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