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Dopo la versione ‘active’ per gli sportivi, il cellulare Nokia N79 arriva anche in versione ‘ecologica‘, venduta cioè senza caricabatteria per permettere un imballaggio meno ingombrante e quindi più rispettoso per l’ambiente.
L’N79 è soltanto il primo modello di quella che Nokia ha annunciato sarà una lunga serie di prodotti maggiormente attenti all’ambiente.
Per il resto, il primo cellulare ‘Eco’ è del tutto identico all’N79 versione ‘classica’: sistema operativo Symbian S60, 3G, Wi-Fi, fotocamera da 5 megapixel. Soltanto il packaging sarà estremamente ridotto grazie all’esclusione del caricabatteria.
Per ricaricare il cellulare eco, basterà tirare fuori dal cassetto qualche vecchio caricabatteria della stessa marca da riutilizzare, usare il cavetto Usb fornito insieme al telefonino oppure, al peggio, condividere il caricabatteria con un vicino di casa o un amico.
Chi acquisterà un N79 eco, inoltre, farà due volte bene all’ambiente: Nokia ha infatti siglato un contratto col WWF in base al quale per ognuno di questi apparecchi venduto la società devolverà 4 sterline (4,40 euro) all’associazione.
Unico appunto, pare che la versione Eco – attualmente disponibile sono in Gran Bretagna – sarà venduta allo stesso prezzo della tradizionale, 358 euro, anche in mancanza del caricabatteria.
Secondo l’ultima eco-guida di Greenpeace, ai prodotti elettronici, Nokia è fra le aziende più attente all’ambiente sia nella concezione dei prodotti che nell’arco dell’intero loro ciclo di vita.
L’azienda ha ottenuto il massimo punteggio per il programma di ritiro dei prodotti in disuso adottato in 124 paesi, che contano più di 5.000 punti di raccolta dei cellulari obsoleti.
Da un punto di vista di gestione chimica, dalla fine del 2005 Nokia ha eliminato
l’uso del PVC nei nuovi modelli di cellulari e mira ad eliminare i ritardanti di fiamma bromurati da tutti i nuovi prodotti a partire dalla fine del 2009.
Il maggior punteggio arriva però dall’uso di energia rinnovabile: nel 2007, il 25% di energia derivava da fonti rinnovabili e l’obiettivo di Nokia è arrivare al 50% entro il 2010.
Nokia ha quindi ottenuto il punteggio massimo per tutti i caricatori di cellulari in linea con lo standard Energy Star (che talora eccedono anche del 90%).
La questione dei caricabatteria per cellulari è stata discussa anche dalla Commissione europea che starebbe studiando un provvedimento per indurre l’industria mobile a realizzare caricabatteria USB universali.
Una mossa che andrebbe a vantaggio non solo dei consumatori, costretti ad accumulare caricabatteria diversi (senza alcuna motivazione tecnica) per ogni nuovo cellulare, ma anche dell’ambiente.
Anche se, infatti, non tutte le batterie hanno la stessa tensione e capacità, sarebbe possibile, con un piccolo sforzo, progettare un numero limitato di caricabatteria quasi universali.
Il Commissario all’Industria Günter Verheugen ha sottolineato che finora le industrie si sono dimostrate “riluttanti” ad attuare le diverse norme esistenti o in fase di sviluppo per l’armonizzazione dei caricabatteria, adducendo motivi di sicurezza ora non più sostenibili.
Mentre in Cina l’armonizzazione dei caricabatteria è già realtà, dopo che nel 2006 il Ministero dell’Industria dell’Informazione ha obbligato i produttori ad adottare lo standard YD/T 1591-2006 per consentire agli utenti di utilizzare lo stesso caricabatteria su telefonini di marche diverse – la Ue prevede due iniziative complementari: innanzitutto l’Associazione europea delle TIC è stata invitata, anche se in via informale, a preparare una posizione comune per la fine del 2008 da attuare nei prodotti entro il 2009-2010.
In secondo luogo, è in corso di elaborazione un mandato ufficiale di normalizzazione della Commissione che, dopo consultazione delle parti interessate, sarà inviato alle organizzazioni europee di normalizzazione nel 2009.
Appena queste fasi saranno concluse, sarà possibile raggiungere un’armonizzazione effettiva delle interfacce e dei caricatori.