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Sarà Microsoft a offrire i servizi di ricerca sui telefonini dell’operatore Usa Verizon Mobile.
Lo ha annunciato l’ad di Verizon, Ivan Seidenberg, anche se i dettagli dell’intesa saranno svelati dal Ceo di Microsoft Steve Ballmer nel corso del salone dell’elettronica CES che si aprirà oggi a Las Vegas.
L’accordo pone fine a un anno di speculazioni sul possibile partner dell’operatore statunitense, secondo sul mercato dopo AT&T: in lizza per portare a casa il contratto c’erano anche i rivali Google e Yahoo!.
A proposito della mancata acquisizione di quest’ultima da parte della società di Redmond, Ballmer ha definito la questione “acqua passata”, mettendo la parola fine ai rumors secondo cui Microsoft sarebbe stato pronto a riprendere le trattative con la società di Sunnyvale, sostenuto da un gruppo di executive della Silicon Valley e da alcune banche d’investimenti.
“Potremmo cercare altri tipi di collaborazione con loro, ma l’acquisizione è roba del passato”, ha dichiarato Ballmer in un’intervista a Fox Business Network.
Lo scorso anno, Microsoft aveva offerto 47,5 miliardi di dollari in contanti e azioni per rilevare il gruppo e rafforzare la propria presenza sul mercato dell’internet advertising e della ricerca online, ma le due parti non riuscirono ad accordarsi sul prezzo e Microsoft decise di ritirarsi dall’affare.
Riguardo l’accordo con Verizon, secondo gli analisti si tratta di un’ottima chance per Microsoft per guadagnare terreno su Google e Yahoo nel mercato della ricerca mobile, in cui il gruppo di Redmond conta un settimo del traffico rispetto a Google.
Il mercato della ricerca mobile, dicono comunque gli analisti, è ancora tutto da scoprire e da sfruttare: a settembre 2008 solo il 7,7% degli utenti – pari a circa 17 milioni di persone – aveva effettuato ricerche web via cellulare.
Google è già leader di questo nascente business: il 60% degli utenti ha infatti optato per il suo software, il 36% per quello di Yahoo! e il 10% per quello di Microsoft (dati comScore M:Metrics).
Google, inoltre, ha già tessuto una fitta trama di accordi sia per la ricerca che per la pubblicità: ha siglato un accordo con Sprint Nextel, mentre T-Mobile USA venderà il G1 e adotterà la search bar Google sulla home page dei suoi cellulari.
Secondo molti osservatori, queste partnership non serviranno a molto, poiché appena navigare il web dal telefonino diventerà un’abitudine di massa, gli utenti sceglieranno comunque il motore di ricerca che preferiscono, a prescindere da eventuali accordi tra operatori e motori di ricerca.
Ma l’analista Nielsen Roger Entner sostiene che accordi come quello tra Microsoft e Verizon rappresentano un’importante opportunità per le web company di scavalcare la concorrenza.
A novembre dello scorso anno, il Wall Street Journal anticipava che l’accordo tra le due società si sarebbe basato su due punti: una condivisione dei profitti legati agli annunci visualizzati in risposta alle ricerche web effettuate dal cellulare – con un compenso garantito che per Verizon si aggirerebbe tra i 550 e i 650 milioni di dollari in cinque anni – e quindi l’integrazione del software Windows Mobile in un numero maggiore di cellulari targati Verizon.
Il valore combinato dei due accordi sempre secondo il quotidiano americano si aggirerebbe attorno a 1 miliardo di euro.
Il mercato è ancora da ‘suddividere’ e la partita è ancora tutta da giocare, ma Microsoft parte sicuramente da una posizione di vantaggio: il suo sistema operativo Windows Mobile è sul mercato ormai da diversi anni ed è già presente in molti cellulari Verizon.
Di contro, Android di Google ha appena fatto il suo debutto sul mercato – il 22 ottobre T-Mobile ha lanciato il G1 in esclusiva negli Usa – e il suo potenziale è ancora tutto da scoprire.
Al CES di Las Vegas, inoltre, Microsoft toglierà il velo alla prossima versione del sistema operativo più diffuso al mondo, Windows 7.
Si tratterà, ha anticipato Ballmer, del “miglior Windows mai realizzato” e la versione beta sarà scaricabile dal sito Microsoft da venerdì. La commercializzazione dovrebbe partire dal 2010, ma non si esclude un anticipo per la fine del 2009, dal momento che chi ha provato il nuovo sistema operativo sostiene che la versione attuale è già molto efficiente.