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Misurare il comportamento di un utente sul web multicanale per elaborare campagne pubblicitarie ‘su misura’.
E’ quello che propone Microsoft Advertising, anche quest’anno partner dell’Osservatorio Multicanalità per l’edizione 2008, che già in occasione dello IAB Forum di novembre e ora anche in vista della diffusione dei nuovi dati a fine mese, ha presentato Engagement Advertising, sistema rivoluzionario per misurare, appunto, il peso che ha ogni singolo tassello della multicanalità del web, al fine di capire i comportamenti di chi naviga.
Come spiega una nota, Engagement Advertising non fa altro che assegnare un’identità tracciata, un tag, all’utente da quando inizia la sua interazione con un media sul web, che siano un’email, o il social network, la messaggistica istantanea o un portale online. Seguendo le decisioni prese e i tempi trascorsi su ogni singolo canale, la tecnologia assegna quindi un valore al media riferito al suo impatto sul consumatore, e genera dei dati.
Questi ultimi verranno elaborati da Microsoft Advertising che consegnerà al cliente un report nel quale si mostrano punto per punto le aree dove intervenire per rendere più efficace una campagna pubblicitaria.
Si tratta di una tecnologia rivoluzionare nel settore che “…ha come elemento fondamentale quello di dare un contributo positivo e rendere efficiente un investimento, sfruttando delle opportunità che internet offre attraverso la sua multicanalità e massimizzando le risorse a disposizione”.
E’ quanto ha dichiarato a un’agenzia Salvatore Ippolito, sales director di Microsoft Advertising, che ha spiegato: “…Con l’obiettivo di dare il giusto peso a ciascuna delle attività che l’utente compie sul web”. Oltretutto, in un momento di crisi come quello che sta attraversando l’economia, “…è importante mostrare al cliente un effettivo ritorno degli investimenti effettuati nelle analisi”.
E, a giudicare dai risultati ottenuti in fase di prelancio, il ritorno c’è.
“…Prima di presentare Engagement Advertising allo IAB forum di novembre – ha ricordato Ippolito – è stato fatto un prelancio con un cliente, Cepu, che ha costruito assieme a Microsoft una piattaforma online su cui lavorare”.
E’ stato uno dei primi clienti, ha sottolineato il sales director, che ha “migliorato l’efficienza delle sue comunicazioni pubblicitarie del 22%” rispetto a quando utilizzava altri sistemi di analisi.
Ritorno economico e non solo. Microsoft, in linea con quanto fatto fino ad oggi, è anche attenta alla questione della privacy, anch’essa al centro di discussioni accese sul fronte normativo, basti pensare alle recenti modifiche apportate dal social network per eccellenza, Facebook.
“La taggatura dell’utente – ha ribadito Salvatore Ippolito – avviene nel massimo rispetto della persona, ed è anche meno invasivo di quello che poteva essere un cookie”. Tant’è, ha concluso, che “…è un sistema ormai utilizzato ovunque sul web”.