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eAdvertising: la crisi economica colpisce anche internet, ma il settore è in piena evoluzione

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I network televisivi avevano sperato di compensare la crisi con i “dollari digitali”, ma adesso anche il settore dei video online mostra i primi segni di cedimento.

La scorsa settimana, NBC Universal (General Electric) in una conferenza con gli investitori ha annunciato un rallentamento della spesa per i video internet high-end.

La società distribuisce molti dei suoi show in rete, sia sul proprio sito che su Hulu.com, tra i più popolari per i video online secondo comScore.

 

Durante la conferenza, Jeff Zucker, Ceo di NBC Universal, si è detto sorpreso della velocità con cui il mercato digitale ha subito una battuta d’arresto nel quarto trimestre.

Tuttavia ha sottolineato che i video online dovrebbero ancora far da traino al mercato della pubblicità digitale.

Zucker ha infatti spiegato che, secondo le previsioni di eMarketer, negli Stati Uniti ci sarà una crescita di spesa da parte degli inserzionisti del 45% a 850 milioni di dollari nel 2009.

Diversamente, secondo le stime di Bernstein Research la pubblicità televisiva perderà l’1,9% quest’anno e il prossimo anno un altro 5% a 65 miliardi.

Questo spiega lo spostamento degli investimenti sul web, dove aumenta l’offerta e l’interesse degli utenti per i video on demand.

 

Ma eMarketer ha rivisto al ribasso la crescita del 49%, sostenendo che questo settore non sarà immune dalla crisi.

Hulu, una joint venture di NBC Universal e News Corp, che offre programmi di NBC, Fox e altri network, ha però fatto sapere di avere entrate in aumento specie per i video guardati nel mese di ottobre e novembre.

Ma si parla di pubblicità venduta al più tardi del mese di agosto, quando le condizioni economiche erano totalmente differenti dalle attuali.

 

Jason Kilar, Ceo di Hulu, ha quindi parlato della presenza di alcuni ostacoli che impediscono al settore di decollare. Tra questi, le difficoltà d’acquisto dei contenuti premium, visti i prezzi alti a fronte di una fascia di pubblico ancora troppo piccola. Altri problemi sono poi di tipo tecnico e riguardano la necessità che si introduca un unico formato per l’eAdvertising in modo che si adatti facilmente alle specifiche di tutti i siti.

 

Del resto è chiaro che per gli inserzionisti comprare alcuni spazi su internet costa di più che in televisione. Si parla di quei siti che registrano un alto numero di visite quotidiane.

Il settore è in piena evoluzione e lo dimostrano l’alta qualità dei video disponibili su internet e i nuovi modelli di pubblicità.

Si lavora per creare originali forme di intrattenimento e aumentano le partnership con aziende attive sul mercato della banda larga.

Nel frattempo, alcune reti televisive hanno cominciato a distribuire i loro programmi anche sul web in modo da allargare l’audience e vendere meglio la pubblicità.

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