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Tv mobile: la Ue pubblica le guidelines per far arrivare il servizio sui cellulari di tutti gli europei. Italia esempio di best practice

Unione Europea


“Il successo delle operazioni commerciali di lancio della televisione mobile in Austria, Italia, Finlandia e Paesi Bassi ha dimostrato che l’efficienza delle procedure di autorizzazione costituisce un fattore cruciale per la rapida diffusione della televisione mobile“, ha dichiarato Viviane Reding, Commissario Ue alla Società dell’informazione e Media.

Aggiungendo che in Austria 5.000 cittadini utilizzavano la televisione mobile nelle prime settimane del suo lancio. Con l’aumento delle vendite previsto nel periodo natalizio, molti più cittadini europei dovrebbero avere la possibilità di guardare la televisione nel corso dei loro spostamenti.

“Per questo motivo – ha sottolineato – vogliamo fornire orientamenti agli Stati membri sui metodi che consentono all’industria di far partire questi servizi innovativi con la massima rapidità e un minimo di complicazioni. Siamo a favore di un’impostazione collaborativa tra tutti i soggetti interessati, comprese le emittenti, gli operatori mobili e di piattaforme, e osteggiamo pesanti interventi normativi o procedure di autorizzazione macchinose per l’introduzione della televisione mobile in Europa.”

 

La Commissione europea ha, quindi, compiuto un passo decisivo a favore della promozione di servizi competitivi di Tv mobile nell’Ue, pubblicando un insieme di orientamenti per l’autorizzazione della televisione mobile al fine di accelerare l’installazione del servizio in tutta Europa. Si prevede che le entrate generate dalla televisione mobile giungeranno ad oltre 7,8 miliardi di euro nel 2013. I servizi commerciali lanciati prima dell’estate 2008 in alcuni paesi europei confermano la domanda crescente dei consumatori: nei soli Paesi Bassi 10.000 utenti si sono abbonati al servizio all’inizio dell’autunno. Gli Stati membri devono ottenere l’autorizzazione per i servizi di televisione mobile prima che gli operatori possano lanciare qualsiasi offerta commerciale.

Insieme all’inserimento dello standard DVB-H alla lista Ue degli standard ufficiali nel marzo 2008, gli orientamenti di cui sopra sottolineano il forte impegno della Commissione per promuovere rapidamente nuovi servizi per i consumatori europei.

 

In stretta collaborazione con gli Stati membri e l’industria, la Commissione ha individuato i principi di base che i responsabili della regolamentazione e i governi degli Stati membri dovrebbero seguire all’atto dell’autorizzazione alla prestazione dei servizi di televisione mobile. La Commissione ha pubblicato tali principi sotto forma di una nuova comunicazione che aiuterà gli Stati membri a fare rapidamente della televisione mobile una realtà e un successo per gli operatori e consumatori.

 

Finora pochi Stati membri, come l’Austria, la Finlandia, la Francia e la Germania, hanno adottato una normativa per i nuovi servizi di televisione mobile. Gli orientamenti della Commissione mirano a mantenere lo slancio a favore della televisione mobile a livello di UE al fine di creare un ambiente normativo omogeneo e favorevole per il decollo e l’adozione di questo nuovo servizio.

 

Come sostiene Bruxelles, secondo gli orientamenti, una procedura diretta, trasparente e non discriminatoria per la concessione delle licenze è fondamentale per un’impostazione adeguata che non provochi inutili ritardi. La qualità del servizio prestato ai consumatori, compresa la ricezione negli interni e la qualità della trasmissione, dovrebbe rientrare nelle condizioni di aggiudicazione. Gli orientamenti raccomandano inoltre che le frequenze rese disponibili per la televisione mobile vengano ritirate qualora il servizio non inizi entro un periodo di tempo ragionevole. Essi consigliano inoltre alle autorità di regolamentazione di tenere aperto a tutti i soggetti attivi nell’industria il processo di autorizzazione e creare condizioni che incoraggino la cooperazione tra operatori di telecom (prestatori di servizi) ed emittenti (che forniscono il contenuto). Infine essi fanno appello all’industria affinché assicuri la collaborazione dei servizi di televisione mobile DVB-H in ogni paese dell’Ue. A tal fine è possibile, fra l’altro, scegliere tecnologie non proprietarie che tutti i consumatori potrebbero utilizzare senza plug-in supplementari e indipendentemente dal dispositivo utilizzato, per accedere ai contenuti della televisione mobile.

 

Per la Ue, “con una regolamentazione non onerosa e regimi di autorizzazione delle licenze chiari, l’industria avrà la certezza del diritto necessaria a lanciare rapidamente offerte per la TV mobile“.

La Commissione seguirà attentamente i progressi compiuti e non permetterà che i progressi in Europa siano ritardati da esigenze irragionevoli. La Commissione continuerà a promuovere lo scambio di informazioni, esperienze e pratiche ottimali tra autorità nazionali e altri interessati. Inoltre, il passaggio dalla televisione analoga a quella digitale e la riforma del settore delle telecomunicazioni faciliteranno l’accesso al nuovo spettro, che può essere utilizzato per la prestazione di servizi di televisione mobile. (r.n.)

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