Italia
Campionati nazionali di serie A e B, con le immagini salienti per garantire trasmissioni ‘storiche’ come “90° minuto”,
“…E’ una grande soddisfazione aver raggiunto l’accordo con la Uefa per l’acquisizione dei diritti di trasmissione in chiaro della Champions League, preliminari inclusi, e della Super Coppa Europea”.
Sono le parole di Claudio Cappon, direttore generale della Rai, a commento del raggiunto accordo con
“…Con questa operazione – ha aggiunto – abbiamo completato il nostro bouquet di calcio in chiaro che è ricchissimo, il più ricco che la Rai abbia mai avuto negli ultimi anni. Sicuramente è il più ricco d’Italia. La soddisfazione è doppia perché quest’anno la Rai sul calcio ha fatto l’en plein: oltre alla Champions abbiamo ripreso i diritti per Serie A e B e confermato quelli per
“…Con quest’offerta così completa – ha detto ancora il Dg – la Rai riafferma il proprio ruolo di servizio pubblico, un servizio pubblico capace di offrire a tutti i cittadini i migliori eventi sportivi a disposizione. Voglio sottolineare un ultimo, non piccolo, particolare: abbiamo riportato il calcio in chiaro in Rai risparmiando decine di milioni di euro e spendendo circa la metà rispetto a quanto era stato fatto in passato. Questo dimostra che si possono e si devono coniugare qualità e rigore gestionale”.
Il grande calcio resta quindi sugli schermi della Rai e va a completare l’offerta in chiaro. Dopo gli highlights di serie A e B, adesso i diritti per
La Uefa ha annunciato che la Rai avrà l’esclusiva dei diritti in chiaro, con la prima scelta delle partite del mercoledì (incluse la finale e la Supercoppa europea), potrà trasmettere gli highlights nei programmi del martedì e del mercoledì in seconda serata e sfruttare i diritti anche su internet e sui cellulari. A Sky va invece il pacchetto completo per i diritti sul satellite: la piattaforma potrà mandare in onda tutte le partite in diretta, compresa la finale, e disporre degli highlights. Nessun accordo è stato ancora concluso, invece, per il digitale terrestre.
Per la prossima stagione 2009-2010, la Tv pubblica ha infatti messo sul piatto poco più di 63 milioni (28 per gli highlights di serie A e B e per la radio, 8,250 per
Il vecchio contratto garantiva invece alla Rai il diritto di scelta sulla partita più importante del mercoledì e gli highlights di tutti gli incontri a un quarto d’ora dal termine, a fronte di un’offerta da circa 50 milioni, maturata però in un contesto diverso: allora l’azienda strappò la Champions a Mediaset dopo sei stagioni (e dopo la storica finale tutta italiana tra Milan e Juventus del 2003, seguita da oltre 20 milioni di telespettatori).