Una super-rete farà dialogare migliaia di dispositivi: progetto Magnet da 16 mln di euro finanziato anche dalla Ue

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Tanti, tantissimi i dispositivi che nei prossimi anni saranno in grado di collegarci al web. Gli esperti prevedono che saranno migliaia già nel 2017 e che dovranno essere gestiti da una super-rete, capace di soddisfare le esigenze di ciascun utente.

Metterla a punto è l’obiettivo del progetto europeo Magnet (My personal Adaptive Global Net): se oggi computer portatili, lettori Mp3, palmari, telefonini sono i protagonisti della rete, tra non molto lo saranno anche sensori indossabili che controllano battito cardiaco e temperatura corporea, sensori che a casa controllano fornelli, Tv, o ancora sensori per le automobili.

 

Il progetto nasce con l’intenzione di mettere in grado tutti i tipi di dispositivi utilizzati da ogni utente di dialogare fra loro in modo flessibile, ovunque, a basso costo e in modo personalizzato.

Ciascuno, cioè, avrà la possibilità di collegare i suoi dispositivi con quelli di amici e familiari.

 

“…Il sistema è progettato per essere utilizzato con molta facilità, senza richiedere una particolare preparazione né un amministratore”, spiega la responsabile del progetto, Liljana Gavrilovska.

Del consorzio che sta sviluppando il progetto Magnet fanno parte 35 aziende di 16 Paesi e il budget a disposizione è pari a 16 milioni di euro, 10,3 dei quali da parte dell’Unione Europea.

 

Il World Wireless Research Forum (Wwrf) prevede 7.000 miliardi di apparecchiature per sette miliardi di persone entro il 2017, circa un migliaio per ogni abitante della Terra.

Il Forum, nato nel 2001 e aperto a chiunque lavori nella Wireless Community, volge a “indirizzare la ricerca strategica nel campo del wireless, e a generare, identificare e promuovere aree di studio di nuove tecnologie nei sistemi di comunicazione mobile e wireless”.

Intende cooperare con i maggiori enti e forum commerciali e di standardizzazione quali l’UMTS Forum, l’European Telecommunications Standards Institute, il Third Generation Partnership Project, l’International Telecommunication Union e altri ancora. (r.n.)

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