Italia
Oggi, in occasione della Giornata Internazionale Contro la Schiavitù, Telefono Arcobaleno, Associazione che da 12 anni combatte in prima linea contro la pedofilia on line, ricorda che sono 35 mila i bambini censiti dal 1996 dall’Organizzazione quali vittime schiave del mercato pedopornografico. L’Italia è inoltre al 4° posto tra i maggiori fruitori di materiali pedopornografici online, preceduta da Usa, Germania e Russia.
Da gennaio l’Associazione ha registrato ben 39.891 siti pedopornografici e, ogni giorno, 8 nuovi bambini diventano schiavi di questo turpe mercato.
“Questa giornata – dichiara il presidente e fondatore di Telefono Arcobaleno, Giovanni Arena – dovrebbe richiamare l’attenzione su tutte le nuove forme di schiavitù che coinvolgono i bambini. In Italia, Paese che, a novembre, risulta essere al quarto posto per consumo di pedopornografia, il mercato di bambini è vietato, ma è fiorentissimo, sul web chiunque può acquistare materiale pedopornografico incrementando lo sfruttamento e la schiavitù di bambini invisibili.”
Dai dati di Novembre dell’Osservatorio Internazionale di Telefono Arcobaleno: Usa, Germania, Russia, Italia, Regno Unito, sono proprio i primi Paesi “consumatori” di pornografia minorile e l’Europa arriva ad assorbire quasi il 60% della richiesta di materiale atroce che vede schiavi bambini per lo più europei.
Niente di virtuale insomma nell’ennesima denuncia di Telefono Arcobaleno che arriva nella Giornata Mondiale contro la Schiavitù, con la convinzione che sia sempre più necessario non demonizzare internet ma utilizzarlo, come da 12 anni fa Telefono Arcobaleno, per disarticolare, grazie ad una sempre maggiore cooperazione internazionale e tecnologica con le polizie di tutto il mondo, le organizzazioni criminali che operano per privare della libertà e della dignità bambini che nessuno conosce.