Europa
La scorsa settimana il Parlamento europeo ha ospitato a Bruxelles la Conferenza mondiale sull’e-parlamento. Circa 400 partecipanti provenienti da 80 paesi hanno preso parte al dibattito sulle sfide e vantaggi dell’uso quotidiano nei parlamenti, delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT).
L’e-Parlamento è il risultato della collaborazione tra le Nazioni Unite (UNDESA), l’Unione interparlamentare (UIP), il Centro mondiale per l’ICT al Parlamento e un gruppo di esperti formato nel 2006 allo scopo di promuovere l’uso effettivo delle TIC nel processo di modernizzazione delle istituzioni.
Negli ultimi anni, i parlamenti di tutto il mondo hanno introdotto l’utilizzo di avanzate tecnologie d’informazione e comunicazione al fine di rafforzare la loro funzione rappresentativa, legislativa e di sorveglianza. Istituzioni più moderne, trasparenti e responsabili. La conferenza, che si è basata sui risultati della conferenza mondiale 2007 tenutasi a Ginevra e sulle conclusioni della relazione globale e-parlamento del 2008, è servita da forum di condivisione di esperienze e di savoir-faire nonché da luogo di riflessione e identificazione di nuovi obiettivi.
Il Vice-presidente del Parlamento europeo Mechthild Rothe (PSE) ha inaugurato l’evento sottolineando l’importanza che stanno assumendo le tecnologie dell’informazione e della comunicazione nella politica moderna. La campagna americana di Barak Obama è un esempio concreto di democrazia “elettronica”: “il web è diventato uno strumento di partecipazione democratica alla vita politica del proprio paese. I giovani lo utilizzano per esprimere direttamente le loro opinioni e le loro idee ai responsabili politici”.
L’e-democrazia è quindi il perno intorno al quale ruota tutta la riflessione della Conferenza 2008.
Il Parlamento europeo dispone già di strumenti web moderni e interattivi come ad esempio
In tema di evoluzione tecnologica però si può sempre fare di più: “L’e-democrazia dovrebbe spingersi più lontano – ha suggerito l’eurodeputata Silvia Adriana Ticău (PSE) – diventando un mezzo per avvicinare e interessare i bambini all’Europa, per esempio attraverso la realizzazione di cartoni animati interattivi”.
Secondo i risultati della relazione globale del
Gli eurodeputati hanno espresso la loro volontà di aiutare i parlamenti dei paesi in via di sviluppo a colmare il divario tecnologico che impedisce l’introduzione delle misure di democrazia “elettronica”.
“Nessuno dovrebbe essere lasciato fuori”, ha concluso l’On. Rothe.