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“…Mi sembra una operazione finanziaria di Fininvest”. Così il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, ha replicato, a margine della consegna del premio Carlo Porta, a chi gli chiedeva se questo incremento al 3,13% della quota posseduta nella Pay TV tedesca Premiere da parte di Fininvest potesse rappresentare un avvicinamento alla rete tedesca per Mediaset.
Per Pasquale Cannatelli, amministratore delegato di Fininvest, si tratta di “buon investimento“.
“…Il 14 novembre, a seguito di acquisti di azioni, la quota di Fininvest in termini di diritti di voto ha superato la soglia rilevante del 3% raggiungendo quota 3,134%”, ha annunciato la stessa Premiere. Fonti vicine al dossier indicano che si tratta di “…una posizione costruita nell’arco di 12 mesi in un’ottica di diversificazione”.
Il numero uno del gruppo televisivo di Cologno Monzese ha anche sottolineato che “…Rupert Murdoch – che detiene il 25% della Tv tedesca – è piazzato molto bene”.
Il magnate australiano ha costruito questa quota nel tempo, innescando illazioni, mai commentate dall’interessato, circa l’eventuale intenzione di lanciare un’Opa.
La News Corp è entrata in Premiere a gennaio con il 14,5% per poi salire al 25% della Pay TV tedesca. In giugno sono entrati nel board della società anche i vertici della News Corp, Tom Mockridge e Mark Williams, e quest’ultimo a settembre è stato nominato amministratore delegato dell’emittente.
L’ingresso in Premiere di Fininvest, apparsa per la prima volta ieri sopra la soglia delle comunicazioni obbligatorie dichiarando una quota del 3,134%, viene ora valutato attentamente dal mercato, visti anche i rapporti di vecchia data tra Murdoch e Berlusconi. Che si tratti di una mossa concordata o meno, il mercato vi ha subito trovato un ‘appeal’ speculativo leggendovi ora una battaglia tra i due per Premiere, ora un arrivo della Fininvest con un nuovo ruolo.
I rapporti tra Berlusconi e Murdoch sono di vecchia data, a tal punto da far rispuntare periodicamente speculazioni circa un interesse del magnate australiano per Mediaset. L’intesa fu sfiorata nel 1995 quando poi entrarono nel capitale del Biscione altri azionisti come l’editore tedesco Leo Kirch e il principe saudita Al Waleed. Fininvest interruppe una trattativa anche nel 1998. E da allora in poi i periodici summit tra Berlusconi e Murdoch, l’ultimo noto è dell’estate scorsa ad Arcore, rilanciano le speculazioni.
In Germania, Fininvest è stata presente in passato nel capitale del gruppo Kirch, con un altro rapporto di vecchia data in cui è stata coinvolta anche la controllata Mediaset , partecipata da Leo Kirch e coinvolta nelle trattative su alcuni degli asset dismessi dal gruppo fallito ormai sei anni fa. Mediaset tra l’altro aveva tentato due anni fa l’espansione in Germania sondando la gara per il gruppo televisivo ProSiebenSat.1, ma ne era stata immediatamente esclusa dopo una levata di scudi di molta parte del mondo politico tedesco.
L’emittente tedesca Premiere, che nel terzo trimestre ha accusato una perdita netta di 89 milioni di euro (superiore alle attese degli analisti) è in difficoltà da quando, tre anni fa, ha perso l’esclusiva dei diritti di ritrasmissione del campionato di calcio della Bundesliga, ma entro fine anno i giochi saranno riaperti con l’avvio di una nuova asta.
Sempre entro fine anno, poi, Premiere dovrebbe concludere la “revisione strategica” attualmente in corso e i negoziati con le banche creditrici per la ristrutturazione del debito, che alla fine del terzo trimestre era balzato a 307 milioni dai 175,5 milioni di fine 2007.