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Ammonta a 144 dollari il costo di produzione di G1, il primo telefonino sviluppato da Google sulla base del proprio sistema operativo – Android – e prodotto dalla taiwanese HTC. Il 10% in meno dell’iPhone di Apple, secondo la società iSuppli.
Come tutti i cellulari nati sulla scia dell’iPhone, il G1 integra alle funzionalità vocali tutta una serie di altre capacità, incluse email, accesso internet, fotocamera, lettore musicale, display ad alta risoluzione, tastiera Qwerty e schermo tattile.
La differenza risiede nell’utilizzo del sistema operativo Android, che ha guadagnato consensi grazia alla facilità d’uso, all’integrazione con i servizi internet Google e alla capacità di gestire il crescente flusso di applicazioni gratuite disponibili.
iSuppli ha determinato il costo di produzione del G1 sulla base del proprio modello di costi (Mobile Handset Cost Model, MHCM), che fornisce un’analisi dettagliata delle spese presenti e future necessarie per costruire un cellulare con ogni caratteristica che sia possibile impostare.
Questa stima include solo i costi dei componenti e dei materiali per il G1, e non tiene conto di altre spese compresi software, ricerca e sviluppo, produzione e accessori.
Il segmento più costoso del G1 è la banda base, che costa 28,49 dollari, il 19,8% del totale. Il display costa invece 19,67 dollari, il 13,7% del totale, mentre la fotocamera viene a costare 12,3 dollari, l’8,4% del totale.
Il quarto elemento più costoso è l’amplificatore di potenza della radiofrequenza, che costa 9,84 dollari, pari al 6,8% del totale.
Molti osservatori hanno esaltato l’interfaccia utente del G1, ritenendola ben al di sopra della media, ma sussiste ancora un divario da colmare con l’interfaccia Apple.
I consumatori possono navigare attraverso brani e album con un dito e accedere ad altre funzioni intuitive. Per un fanatico di Google, il dispositivo è ben integrato con molti servizi del re dei motori di ricerca, come Gmail, YouTube e Google Maps.
Alcuni hanno quindi osservato che manca il fattore ‘WOW’ per quanto riguarda il design industriale e finale. Come l’iPhone, il G1 consente agli utenti di scaricare musica dal web, ma – a differenza che per l’iPhone – gli utenti del telefonino targato Google devono per forza usare
Secondo Tina Teng di iSuppli, questo elemento depone a sfavore del G1 nel confronto con l’iPhone, che offre invece il download di musica “un’esperienza trasparente in cui tutto è integrato perfettamente e senza intoppi”.
La Teng ha anche sottolineato che un altro fattore che potrebbe penalizzare il G1 è la mancanza di attenzione al mondo del business, rispetto a piattaforme quali BlackBerry Bold o sempre l’iPhone.
“Il G1 attualmente supporta solo Post Office Protocol versione 3 (POP3), che non funziona con molti sistemi eMail aziendali”, ha osservato l’analista, spiegando che questo problema potrebbe essere risolto attraverso un accordo con Microsoft per l’integrazione del sistema di sincronizzazione ActiveSync, come ha fatto Apple per rendere l’iPhone più adatto a un uso aziendale.
Ma il vero vantaggio edx elemento di differenziazione del G1 rispetto alla concorrenza è la disponibilità di applicazioni open source gratuite.
“Ogni giorno ci sono circa cinque o sei nuove applicazioni pronte per il download – ha concluso la Teng – Il G1 dispone di una propria comunità software molto simile a quella nata attorno alle applicazioni Linux o al sistema operativo Sun per le workstation. Questo produrrà una ricca suite di software gratuiti a cui chiunque potrà accedere”.