Tiscali: il titolo vola in borsa dopo l’uscita dell’Ad Mariani. Secondo gli esperti, ‘cessione imminente’  

di Raffaella Natale |

Italia


Mario Mariani

Positiva Tiscali a Pizza Affari, che nel primo pomeriggio registrava un rialzo dello 0,9% dopo l’annuncio delle dimissioni da parte dell’amministratore delegato della divisione italiana Mario Mariani, che verrà sostituito da quello della spa Mario Rosso, coadiuvato nel coordinamento delle attività operative da Luca Scano, Cfo di Tiscali Italia.

Stamattina il gruppo sardo fondato da Renato Soru ha informato che Mariani, dal giugno 2006 amministratore delegato di Tiscali Italia, lascia la società per seguire lo sviluppo di un nuovo progetto professionale.

Rosso ha ringraziato Mariani per “…l’importante contributo fornito in oltre dieci anni di collaborazione”.

 

Secondo un analista “…Gli investitori scommettono che la cessione del gruppo possa essere sempre più imminente”.

Si nota peraltro come “…al momento i poteri si stanno sempre più accentrando nelle mani di Mario Rosso, che da solo non può reggere a lungo tutti i ruoli insieme”.

In ogni caso, ha aggiunto, “…bisogna valutare bene le motivazioni delle dimissioni. Staremo a vedere”.

 

Lo scorso 3 novembre, Tiscali è stata sospesa per rialzo a Piazza Affari – le azioni segnavano un progresso teorico del 20,19% – sulla scia delle indiscrezioni che BSkyB (News Corp), la Tv satellitare britannica controllata da Rupert Murdoch, sia in corsa per rilevare gli asset britannici dell’azienda di Soru.

Alcuni giornali di oltremanica ritengono che BSkyB abbia presentato un’offerta da 450 milioni di sterline (568 milioni di euro) per acquistare le attività britanniche.

Se BSkyB riuscisse a rilevare gli asset diverrebbe il terzo fornitore Adsl della Gran Bretagna con 3,6 milioni di clienti, dietro a BT e Carphone.

 

Lo scorso febbraio, l’azienda ha nominato il nuovo direttore generale, Mario Rosso, chiamato a vagliare le “opportunità strategiche” eventualmente di una cessione di tutto o parte del gruppo.

Secondo i dati della Consob, la società italiana è detenuta al 20% dal fondatore Renato Soru, mentre i fondi Management&Capitali (M&C) di Carlo De Benedetti e la fondazione della famiglia Sandoz controllano una quota di circa il 6,9%.

 

Tante le aziende che nei mesi passati hanno manifestato la volontà di trattare per gli asset di Tiscali. A parte BSkyB e Carphone Warehouse, avevano espresso interesse anche Vodafone, Wind e Swisscom.

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