Italia
È stato presentato ieri dal Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, Renato Brunetta, il progetto ‘Reti Amiche‘, un’iniziativa volta a semplificare l’accesso dei cittadini ai servizi della Pubblica Amministrazione e a ridurre i tempi di attesa per ottenere documentazioni quali il passaporto o il permesso di soggiorno.
L’iniziativa prevede la collaborazione di soggetti privati che già dispongono di reti in contatto continuo e quotidiano con milioni di clienti, per permettere ai cittadini, ad esempio, di rinnovare o richiedere il passaporto, pagare i contributi di colf e badanti, richiedere il rilascio del permesso di soggiorno o versare i contributi per riscattare la laurea, direttamente da un ufficio postale o da un tabaccaio.
Anche chi, quindi, non possiede una connessione internet a casa potrà usufruire dei servizi digitali della PA avvalendosi di punti di accesso conosciuti e capillari sul territorio.
Al momento i punti attrezzati, tra uffici postali e sedi Inps, già operativi per questi servizi sono circa 7 mila, ma diventeranno 40 mila il prossimo anno con l’ingresso nell’iniziativa dei tabaccai e, entro il 2010, dovrebbero giungere a quota 100 mila, grazie alla collaborazione di altri soggetti privati quali farmacie, banche e centri commerciali.
Molto ampio anche il ventaglio dei servizi offerti, che dal prossimo anno dovrebbe comprendere anche la prenotazione e il pagamento dei ticket sanitari, la consegna dei referti medici o di visti per il passaporto.
Il ministro Brunetta parla di “rivoluzione a costo zero per i cittadini” ma anche di “progetto in grado di promuovere una competizione virtuosa tra pubblico e privato e di dare una ‘smossa’ al servizio pubblico”. In caso contrario, infatti, i cittadini preferiranno le ‘reti amiche’ a quelle pubbliche, con la conseguenza che queste ultime potrebbero essere “chiuse o limitate e il personale destinato ad altre funzioni”.
Il progetto, presentato prima dell’estate, è comunque un “work in progress” da cui tutti trarranno benefici, ha sottolineato Brunetta, auspicando in un prossimo futuro l’ingresso di nuovi soggetti quali, ad esempio, le Ferrovie o altri enti che hanno rapporti di concessione con lo Stato ma, anche, “associazioni, operatori della distribuzione, professionisti che hanno un rapporto quotidiano con moltissimi cittadini attraverso i loro punti di contatto”. “Ad ogni modo – ha aggiunto il ministro – la rete è aperta e ben vengano nuove candidature”.
Al progetto collabora anche Coldiretti, che darà il suo apporto mettendo a disposizione seimila sezioni periferiche localizzate nelle campagne, che coprono quasi tutti i piccoli comuni italiani per contribuire a “un reale processo di semplificazione che possa garantire servizi essenziali anche nelle aree più interne del paese dove è importante la presenza di presidi istituzionali”.