Gran Bretagna
Pace fatta tra Sir Richard Branson e Rupert Murdoch. Dopo una lunga battaglia l’operatore via cavo Virgin Media e la payTv BSkyB hanno trovato un’intesa per la trasmissione dei loro principali canali televisivi.
Nel marzo 2007, BSkyB aveva levato dalla propria piattaforma satellitare diversi canali di Virgin visto che non si era trovato l’accordo per il rinnovo degli impegni presi dalle due aziende che operano in Gran Bretagna.
Dalla sua, anche Virgin Media aveva sospeso la trasmissione dei canali della payTv controllata al 39% dal colosso dei media News Corp di proprietà del tycoon australiano.
Il nuovo accordo, annunciato ieri, “…garantisce la diffusione dei principali canali delle due società fino a giugno 2011“ , hanno fatto sapere in un comunicato congiunto BSkyB e Virgin Media.
I due gruppi hanno, inoltre, detto che “…metteranno fine ai ricorsi avviati davanti alle autorità giudiziarie britanniche” riguardo a questo caso.
I problemi erano cominciati dopo che BSkyB, nel novembre 2006, aveva fatto il suo ingresso nel capitale di ITV – la maggior televisione commerciale britannica – rilevando il 17,9% per 940 milioni di sterline – nello stesso momento in cui Virgin Media era in trattative in vista di una possibile acquisizione.
Sul Guardian erano apparse delle dichiarazioni di Branson che si rivolgeva direttamente al Governo britannico, perché intervenisse contro Murdoch in nome del pluralismo.
“Una settimana fa – aveva commentato all’epoca – ITV era molto entusiasta all’idea della fusione. Una settimana dopo ha detto no. La sola cosa che è cambiata in questi giorni è che Murdoch ha acquistato quasi il 20% dell’azienda”.
Branson si era spinto molto al di là delle semplici lamentale, arrivando a dire che “…il Governo è paralizzato di fronte a Murdoch”.
“Io credo – aveva detto il baronetto – che è tempo per il Governo di limitare il peso di Murdoch sui media britannici. Non è una buona cosa per il Regno Unito, che una persona abbia tanta influenza”.
L’irruzione di BSkyB nella proprietà di ITV aveva impedito tutte le negoziazioni in corso tra le due aziende. Successivamente le Autorità Antitrust hanno condannato la payTv a cedere parte delle proprie quote.
Quote a cui adesso guarda con interesse Mediaset che spera di mettere le mani su una fetta di almeno il 17%.
L’operazione, come ha spiegato il presidente dell’azienda italiana Fedele Confalonieri, potrebbe avvenire attraverso la controllata olandese Endemol, leader sul mercato internazionale dei format televisivi.
Tutto questo mentre BSkyB sarebbe è pronta a rilevare gli asset britannici dell’italiana Tiscali per 568 milioni di euro.
Se BSkyB riuscisse ad acquistare gli asset diverrebbe il terzo fornitore Adsl della Gran Bretagna con 3,6 milioni di clienti, dietro a BT e Carphone.