Mondo
Le spese per il lancio dell’iPhone hanno pesato sui conti dell’operatore svizzero Swisscom, che ha registrato un ebitda in calo del 3,6% nei primi nove mesi di quest’anno, complici i costi – 45 milioni di franchi – legati all’introduzione dello smartphone Apple, che pure ha venduto bene (100 mila esemplari venduti nel trimestre). Anche l’operatore di Singapore Singtel, il maggiore del sud est asiatico, ha fatto sapere che il lancio dell’iPhone avrà come effetto la diluizione dei margini e dei guadagni nel breve periodo.
La crisi finanziaria, dunque, ha decisamente cambiato le carte in tavola e potrebbe costringere molti operatori a ricredersi: quello che sembrava l’affare dell’anno potrebbe rivelarsi infatti un boomerang per i bilanci.
Un cambiamento di scenario che comincia a mietere vittime anche all’interno della Apple: una delle menti che hanno contribuito alla realizzazione dell’iPhone e dell’iPod, Tony Fadell, ha lasciato l’azienda e verrà probabilmente sostituito da Mark Papermaster, ex dirigente di IBM.
Il motivo dell’abbandono di Fadell, dicono alla Apple, è legato a vicende personali, ma sono in molti a credere che la decisione sia legata alle indiscrezioni secondo cui Apple potrebbe tagliare più del previsto – del 40% rispetto al trimestre precedente – la produzione di iPhone, a causa della sempre più forte contrazione dei consumi sui mercati occidentali.
Secondo precedenti valutazioni, la produzione di iPhone sarebbe diminuita del 10% nel corso di questo trimestre, ma alcuni giorni fa, l’analista Craig Berger di FBR ha spiegato in una nota che “le nuove analisi indicano che la produzione potrebbe scendere anche del 40% su base sequenziale”.
Una notizia che ha già fatto tremare i polsi alla Marvell e ad altre società che forniscono i componenti del telefonino: la società californiana ha fatto sapere che potrebbe perdere entrate per 10 milioni di dollari.
Nell’ultimo trimestre,Apple ha realizzato un fatturato di 7,9 miliardi di dollari, – in crescita del 35% rispetto allo stesso periodo del 2007 – e un utile netto di 1,14 miliardi di dollari.
L’azienda ha reso noto di aver venduto, solo negli ultimi tre mesi, 6,8 milioni di iPhone (rispetto a 1,1 milioni dello stesso periodo 2007), superando anche la rivale canadese RIM (che produce il BlackBerry) e registrando uno dei migliori trimestri della propria storia.
La società aveva tuttavia mostrato una certa prudenza riguardo le previsioni per l’intero anno, proprio per la “scarsa visibilità” dovuta alle turbolenze dei mercati e la difficoltà di prevederne le conseguenze sul mercato consumer.