Mondo
Dopo quasi nove anni, è arrivata la fine della joint-venture Fujitsu Siemens Computer, nata nel 1999 dalla tedesca Siemens e dalla giapponese Fujitsu con l’obiettivo di meglio servire i mercati dell’Europa, del Medio Oriente e dell’Africa.
Fujitsu ha infatti annunciato di aver siglato una accordo con il conglomerato tedesco per acquistare la quota di quest’ultimo nella joint-venture. La transazione – del valore di 450 milioni di euro – dovrebbe concludersi entro il primo trimestre del 2009.
Il portafoglio prodotti di Fujitsu Siemens Computers – che ha sede nei Paesi Bassi – spazia dai notebook ai desktop sino alle soluzioni di infrastrutture IT di classe enterprise e all’offerta di servizi. L’azienda opera in tutti i mercati chiave in Europa, Medio Oriente e Africa e, grazie all’organizzazione Infrastructure Service, estende la propria copertura a circa 170 Paesi nel mondo.
Tra aprile 2007 e marzo 2008 la società ha registrato un fatturato di poco superiore ai 6,6 miliardi di euro, con una flessione del 4,9% conseguente ai cambiamenti nel business e alla difficile congiuntura del mercato.
Per quanto riguarda l’Italia, la società ha chiuso l’anno fiscale con un fatturato di 322 milioni di euro e si è attestata al terzo posto nel mercato.
“Erediteremo una base clienti molto solida e una capacità di ricerca e sviluppo che sosterrà l’espansione mondiale dei nostri prodotti”, ha commentato il patron di Fujitsu, Kuniaki Nozoe.
Il direttore finanziario di Siemens Joe Kaiser, da canto suo, si è detto felice del fatto che la quota Siemens sia stata acquisita dal partner della joint-venture, che “porterà la società verso nuovi successi”.
Kaiser ha quindi chiarito che le due società continueranno a collaborare in “settori strategici quali l’energia, la sanità e le infrastrutture industriali”.